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Imu, riscossione tasse e garanzia Stato: tutte le novità

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ROMA (WSI) – Via libera dell’Aula del Senato al decreto sui pagamenti della pubblica amministrazione. Il provvedimento punta a sbloccare circa 40 miliardi di euro per dare respiro alle imprese e iniettare liquidità nell’economia.

Ora, il testo deve passare a Montecitorio, in terza lettura, per l’ok definitivo entro questa settimana.

Dopo il primo passaggio alla Camera, anche Palazzo Madama ha detto la ‘sua’ e, in particolare, i senatori hanno ottenuto di inserire tra l’altro la garanzia dello Stato a banche e altri intermediari finanziari, come la Cdp e la Bei, per agevolare la cessione dei “crediti maturati dalle aziende nei confronti della pubblica amministrazione entro fine 2012”.

Questa novità, hanno sottolineato i due relatori Giorgio Santini (Pd) e Antonio D’Alì (Pdl), consentirà di aprire la strada al rimborso dell’intero ammontare dei debiti arretrati della pubblica amministrazione chiudendo entro il 2014 la partita con i restanti 50 miliardi di euro di pagamenti dovuti alle imprese (secondo le stime infatti l’ammontare complessivo si aggira attorno a 90 miliardi di euro).

Tuttavia, nel passaggio del decreto al Senato saltano 400 milioni di euro di fondi destinati alle imprese per finanziare alcune interventi a favore dei Comuni.

Queste le principali modifiche.

RISCOSSIONE COMUNI A EQUITALIA IN 2013. I Comuni potranno continuare ad avvalersi di Equitalia per la riscossione delle imposte locali, come la Tares, fino alla fine del 2013.

RINVIO BILANCI COMUNI A SETTEMBRE. I Comuni avranno più tempo per fare i loro bilanci di previsione. Il termine viene spostato dal 30 giugno al 30 settembre.

RESTITUITI 600 MLN EURO A COMUNI. Sono le somme pagate per l`Imu sugli immobili di proprietà degli stessi Comuni negli anni 2012-2013. Più veloci le procedure di erogazione del Fondo di solidarietà comunale per il 2103.

IMU IMMOBILI ENTI LOCALI. Sono esenti dal pagamento dell’Imu gli immobili strumentali dei Comuni.

GARANZIA STATO PER SVUOTARE PLAFOND ENTRO 2014. Prevista la garanzia dello Stato a banche e altri intermediari finanziari per agevolare la cessione dei “crediti maturati dalle aziende nei confronti della pubblica amministrazione entro fine 2012”.

OK A RIMBORSI ANCHE PER PROFESSIONISTI. Anche i singoli professionisti potranno, come le altre imprese, riscuotere i crediti accumulati nei confronti della pubblica amministrazione.

PIU’ SOFT PATTO STABILITA’ ENTI VIRTUOSI. Sanzioni ridotte per gli enti locali che hanno sforato il patto di stabilità per pagare ai creditori le spese in conto capitale, che riguardano cioè gli investimenti.

PATTO VERTICALE INCENTIVATO. L’incentivo statale concesso alle Regioni viene aumentato ed esteso al 2014. Il Patto verticale consente ai Comuni (in particolare i piccoli) ed alle Province di rimodulare gli obiettivi del patto di stabilità all’interno dello stesso territorio con maggiore flessibilità per quanto riguarda gli investimenti.

STOP TAGLI SCUOLA, RICERCA, CULTURA ED EXPO. Scuola, ricerca, cultura ed Expo 2015 saranno esclusi dai tagli previsti a parziale copertura delle misure del decreto. Salvi anche i fondi per la cooperazione internazionale in cambio di riduzioni alle indennità di servizio all’estero per il personale delle ambasciate.

TAGLI A MINISTERI ED EDITORIA. Tagli nel 2014 e 2015 ai fondi dei ministeri dell’Economia, del Lavoro e degli Affari esteri e al fondo per gli interventi strutturali di politica economica; una riduzione nel 2015 di 17,35 milioni dei fondi per l’editoria; meno risorse anche per le fonti rinnovabili. A copertura del decreto anche parte della quota dell’Otto per mille di competenza statale.

PER COMUNI 30 GIORNI TEMPO PER PAGARE. Gli enti locali (non le Regioni) hanno l’obbligo di procedere alla immediata estinzione dei debiti pagati con le anticipazioni di liquidità da parte del ministero dell’Economia.

STOP CONGELAMENTO ENTRATE PROPRIE COMUNI. Stop al congelamento delle loro entrate a fronte di debiti verso creditori.

AMPLIATA PLATEA COMPENSAZIONI DEBITI-CREDITI. I debiti tributari interessati sono quelli iscritti a ruolo fino al 31 dicembre e non sino ad aprile, come prevedeva il testo originale.

PAGAMENTI CREDITI CEDUTI A BANCHE VADANO A ECONOMIA. Il Governo promuoverà la stipula di convenzioni con l’Abi affinché si verifichi che la liquidità derivante dal pagamento dei crediti ceduti sia impiegata a sostegno dell’economia reale e del sistema produttivo.

PRIORITA’ SOCIETA’ IN HOUSE PAGAMENTI DEBITI. Le società in house dovranno usare i pagamenti ricevuti dagli enti locali prioritariamente per pagare a loro volta i loro debiti.

COMUNICAZIONI CERTE A CREDITORI. Le comunicazioni telematiche ai creditori da parte della pubblica amministrazione sull’importo e la data del pagamento devono essere inviate entro il 30 giugno prossimo e dovranno avvenire attraverso posta elettronica certificata.

CONTROLLO CORTE CONTI. Viene esclusa la trasmissione alla Corte per il controllo preventivo dei decreti di riparto tra gli enti interessati delle anticipazioni di liquidità.

NEL DEF RELAZIONE SU ATTUAZIONE DECRETO. La Nota di aggiornamento del DEF dovrà avere allegata una relazione che dà conto dello stato di attuazione del decreto legge in esame.(TMNEWS)