ROMA (WSI) – La Legge di Stabilità 2016, adottata giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri, ha confermato l’abolizione tanto annunciata della Tasi sulla prima casa, ossia il tributo comunale sui servizi indivisibili comunali come la manutenzione del manto stradale, della pubblica illuminazione etc. Ma ha fatto anche un ulteriore e inatteso regalo a 460 comuni italiani, tra cui Roma e Milano, dove risulta sì la cancellazione della Tasi sulla prima casa, ma anche uno sconto sull’IMU sulle seconde case.
A riportalo La Repubblica, secondo cui questo nuovo regalo deriva dal fatto che cancellando la Tasi si cancella anche l’addizionale dello 0,8 per mille che veniva caricata sulle prime o seconde case dai comuni al fine di finanziarsi.
Con l’adozione della nuova manovra di stabilità viene cancellata la Tasi e la relativa addizionale, “scontando” così, oltre alla prima casa, anche le seconde case e i negozi perché, riporta il quotidiano diretto da Ezio Mauro, “lo 0,8 per mille può essere messo anche lì”.
Ora, i sindaci di 460 Comuni hanno piazzato l’addizionale sulle seconde case e Roma e Milano pesano per la metà.
Secondo i calcoli effettuati dalla Uil, il bonus vale circa 142 euro all’anno a Roma e 128 a Milano, “laddove rispettivamente l’abolizione della Tasi sulla prima casa restituisce 391 euro e 300 euro”.
Dalla somma delle due cifre e ipotizzando che un contribuente abbia una prima e una seconda casa nella stessa città, “il risparmio supera i 500 euro per i romani e i 400 per i milanesi”.
Ma se è una buona notizia per i cittadini non lo è né per il governo né per le amministrazioni locali. Eliminare questo bonus inaspettato significa alzare le tasse, come scrive La Repubblica, “avallarlo comporta un buco per le finanze locali (e altre potenziali tasse, facendo leva sulle addizionali). Compensarlo vuol dire trovare ulteriori coperture in Finanziaria da 350 milioni. Un rompicapo”. (ACA)