Roma – Per l’Unione Europea anche la Chiesa dovrà pagare la tassa sulla casa. Già a partire da domani, mercoledi’ 18 dicembre, la Commissione europea potrebbe chiudere la procedura d’infrazione contro l’Italia sull’esenzione della vecchia Ici.
Secondo indiscrezioni la Commissione dovrebbe sostenere che le nuove regole approvate dal governo Monti non violano le norme comunitarie sugli aiuti di Stato, come invece sarebbe avvenuto a partire dal 2006. Lo scrive Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera.
Con la stessa decisione, però, Bruxelles dovrebbe chiudere la strada al recupero delle somme dovute per il passato, con la motivazione che l’operazione non sarebbe realisticamente praticabile. Ancora ieri, però, Radio Vaticana ha dato voce alle scuole cattoliche e al non profit , sostenendo che l’Imu costringerebbe a chiudere molte attività del settore.
Scaduto il termine per pagare, l’Imu continua ad essere terreno di battaglia per la campagna elettorale. Renato Brunetta (Pdl) accusa Pier Ferdinando Casini di sostenere «banalità disinformate» quando dice che Berlusconi ha tolto l’Ici e ha fatto un buco nei conti.
Lorenzo Cesa, Udc, rilancia contro Berlusconi che «ha promesso di togliere l’Imu senza dire come fare, dove trovare la copertura». A Roma il candidato a sindaco per una lista civica, Stefano Tersigni, ha chiesto che i romani vengano esentati dall’Imu come «risarcimento per i disagi che devono subire con le manifestazioni e i cortei». Ecco, prima delle elezioni di Imu sentiremo parlare ancora parecchio.