NEW YORK (WSI) – Tra i piu’ longevi al mondo, gli italiani, per la prima volta nella storia del paese, sperimentano un calo dell’ aspettativa di vita. La colpa e’ della sempre minore prevenzione, causata dalla crisi.
Nel 2015 la speranza di vita per gli uomini era di 80,1 anni, 84,7 anni per le donne: un dato più basso rispetto al 2014 (80,3 anni per gli uomini e 85,0 anni per le donne). L’andamento ha riguardato tutte le Regioni.
“Il calo è generalizzato per tutte le regioni – ha spiegato Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio sulla Salute delle Regioni, che ha reso noto i dati -. Normalmente perdere un anno ogni quattro è un segnale d’allarme, anche se dovremo aspettare l’anno prossimo per vedere se è un trend. Siamo il fanalino di coda nella prevenzione nel mondo e questo ha un peso. Vi pare normale che in alcune regioni, in particolare quelle del Sud, non sia ancora stato attivato lo screening per il cancro al colon retto? Ciò significa condannare a morte tantissimi cittadini”.
L’indice più alto di longevità si registra nella provincia di Trento, sia per gli uomini sia per le donne (rispettivamente, 81,3 anni e 86,1 anni). La Campania, invece, è la Regione dove la speranza di vita alla nascita è più bassa: 78,5 anni per gli uomini e 83,3 anni per le donne.
Il rapporto dipinge inoltre un Paese sempre più vecchio: un italiano su cinque ha infatti più di 65 anni. E’ addirittura “boom” di ultracentenari: circa 19mila i casi nel 2015, più che triplicati rispetto ai 5.650 del 2002.
Le cause di morte – Per quanto riguarda le cause di morte, stando ai dati del 2012, quelle più frequenti sono le malattie ischemiche del cuore, responsabili da sole di 75.098 morti (poco più del 12% del totale dei decessi). Seguono le malattie cerebrovascolari (61.255 morti, pari a quasi il 10% del totale) e le altre malattie del cuore non di origine ischemica (48.384 morti, pari a circa l’8% del totale).