ROMA (WSI) – Buone notizie dal fronte macro europeo, con l’indice che misura il sentiment sull’economia, stilato dalla Commissione europea, che è salito a 103,9 punti nel mese di marzo, al di sopra delle attese. La Commissione ha precisato che il dato dimostra la “continuazione del trend al rialzo osservata dall’inizio del 2015”. L’indice dimostra come le società europee siano più fiduciose sulle prospettive dell’economia.
Reso noto contestualmente anche il sentiment dei consumatori in Eurozona, salito da -6,7 di febbraio a -3,7 a marzo. Il Commissario Ue agli Affari economici ha accolto con favore la notizia, facendo notare che l’indicatore del sentiment è al record da giugno del 2011. [ARTICLEIMAGE]
Nel caso specifico dell’Italia, a marzo la fiducia delle imprese ha testato il record dal luglio del 2008. E’ quanto ha reso noto l’Istat, pubblicando l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane, balzato a 103,0 da 97,5 di febbraio. A migliorare anche l’indice di fiducia dei consumatori, che ha visto la componente economica salire a 144,8 dai 138,1 precedenti, più forte rispetto alla componente personale, avanzata a 99,7 da 98.
Migliorano i giudizi dei consumatori sull’attuale situazione economica del Paese; il saldo passa da -71 a -57; quasi invariate le attese future per l’economia (22 da 21).
Il saldo dei giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi mostra un leggero miglioramento a -26 da -27 e quello delle attese per i prossimi 12 mesi conferma questa tendenza (a -28 da -33).
Riguardo all’indice della fiducia delle imprese, il miglioramento riguarda tutti i principali settori: manifattura (a 103,7 da 100,5), costruzioni (a 116,0 da 108,5), servizi di mercato (a 108,1 da 100,4) e commercio al dettaglio (a 103,0 da 101,0).
Nelle imprese manifatturiere migliorano sia i giudizi sugli ordini (a -11 da -17), sia le attese di produzione (a 10 da 8); il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino passa a 3 da 4.
Nelle costruzioni migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione, sia, seppur lievemente, le attese sull’occupazione (a -36 da -45 e a -11 da -12 i saldi).
Nelle imprese dei servizi migliorano i giudizi e le attese sugli ordini (a 2 da -1 e a 4 da -1, i rispettivi saldi) e le attese sull’andamento dell’economia in generale (a 17 da 2)
Nel commercio al dettaglio peggiorano i giudizi sulle vendite correnti (a -5 da 1), mentre migliorano le attese sulle vendite future (a 28 da 19); in decumulo sono giudicate le giacenze di magazzino (a 7 da 10).