Economia

In Germania la prima vittima della stretta sul gas: Uniper verso il salvataggio pubblico

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Dopo il caso Edf in Francia, Uniper, il più grande importatore di gas russo in Germania, ha chiesto al governo un salvataggio pubblico: è la prima vittima eccellente della stretta di Mosca sulle forniture all’Europa. Il gruppo, controllato dalla finlandese Fortum, ha proposto al governo di rilevare una partecipazione azionaria “rilevante” e ha chiesto un ulteriore finanziamento del debito attraverso un aumento della linea di credito garantita dallo Stato. La società ha dichiarato che le misure di stabilizzazione “sono volte a porre fine all’accumulo di perdite sostanziali, a coprire il fabbisogno di liquidità e a proteggere il rating di credito di Uniper”.

La notizia era già nell’aria da giorni. La quotazione ha perso quasi il 50% del suo valore in un mese e dall’inizio dell’anno è diminuita di oltre il 70%. Secondo quanto ha riportato l’agenzia Bloomberg, citando fonti vicine al dossier, il piano di salvataggio per Uniper potrebbe arrivare a 9 miliardi di euro e includere prestiti, l’entrata nell’azionariato e anche un intervento sugli extra-costi del gas che stanno mettendo a rischio la tenuta della società.

Un possibile aiuto di Stato in caso di un imminente embargo russo sul gas sarebbe molto importante per Uniper in quanto principale importatore tedesco di gas russo, ha spiegato l’analista di Jp Morgan Vincent Ayral. L’azienda è considerata dal governo federale troppo grande per fallire e potrebbe causare una reazione a catena sui mercati energetici europei. Il presunto pacchetto di aiuti di 9 miliardi di euro sembra d’altro canto elevato, soprattutto rispetto all’attuale capitalizzazione di mercato di Uniper di 4,1 miliardi di euro e circa 15 miliardi di euro all’inizio dell’anno, indica inoltre l’analista. Secondo altri operatori, quello di Uniper si avvia a diventare un caso simile a quello di Lufthansa, salvata dallo Stato nei momenti più bui della crisi del Covid.

Da oggi stop alle forniture di gas russo via Nord Stream 1

Come da attese, intanto, oggi parte lo stop di 10 giorni alle forniture di gas dalla Russia alla Germania per lavori di manutenzione programmati al Nord Stream 1. Le forniture dovrebbero essere ripristinate alle prime ore del 21 luglio dopo l’interruzione annunciata a partire dalle 6 di questa mattina. Ma il timore è che possano non riprendere, mentre prosegue la guerra in Ucraina dopo l’invasione russa. In passato lavori simili a quelli annunciati hanno richiesto dai 10 ai 14 giorni e non sempre sono stati completati entro la scadenza prevista.

E la Germania riattiva le centrali elettriche a carbone

Per supportare la produzione di elettricità, le due camere del parlamento tedesco, lo scorso venerdì, hanno approvato una legge di emergenza per riattivare le centrali elettriche a carbone fuori servizio. La mossa, descritta come “dolorosa ma necessaria” dal ministro dell’economia ambientalista del governo, Robert Habeck, ha ricevuto il sostegno dei principali Verdi nel governo di coalizione, che la considerano un strumento necessario per la gestione delle crisi a breve termine. La misura è  approvata insieme a un pacchetto di misure per rilanciare l’espansione delle energie rinnovabili.