NEW YORK (WSI) – L’uomo è sempre stato alla ricerca di tre cose: come ingannare la morte, come cercare di vedere come siamo visti dalle altre persone e come avere un clone di noi stessi in grado di affrontare, tutti i giorni, le fatiche della vita.
Sembrerà assurdo, ma ora c’è una App in grado di fare tutto ciò, o almeno provarci. L’unico problema è che non funziona ancora al meglio, anzi.
Come racconta Il Telegraph, ‘LivesOn’, il nome della App in questione, ha attirato l’attenzione di molti addetti ai lavori quando è stata lanciata all’inizio dell’anno.
L’idea di base è riuscire a imparare lo stile dei nostri Tweet, in modo tale da poter continuare a “postare” anche quando non possiamo piu’. Ma dall’idea iniziale gli sviluppatori sono andati oltre, pensando a qualcosa di più grande, di infinito, o meglio ancora di immortale: poter continuare a pubblicare messaggi e pensieri anche una volta defunti.
Una versione beta di LivesOn, creata dall’agenzia Lean Mean Fighting Machine e sviluppata dai ricercatori della Queen Mary University, a Londra, è disponibile da questa settimana, ma solamente 20 persone ne hanno avuto accesso.
Secondo Dave Bedwood, uno dei programmatori: “A volte i messaggi sono divertenti, altre volte sembrano esattamente come se stessi scrivendo te e altre ancora sono privi di senso”.
Il problema è che tutti questi messaggi sono solamente frammenti dei nostri Tweet precendenti, scritti a volte in modo confusionario e altre invece in modo più realistico.
Nonostante tutto, i programmatori hanno annunciato che già 12 mila persone hanno chiesto di essere avvisate quando LivesOn verrà ufficialmente rilasciato. Fiduciose degli ampi margini di miglioramento.