I provvedimenti della presidenza Trump che hanno giustificato gli entusiasmi della finanza fino ad oggi starebbero perdendo la loro forza propulsiva. O almeno ne è convinto il venture capitalist Alan Patricof, il cui passato rivela simpatie e sostegni diretti alle campagne dei Democratici. “Il mercato azionario è salito molto. Le tasse sono state assai ridotte per molte persone e c’è stata molto entusiasmo”, ha detto nel corso di un’intervista a Yahoo Finance, “ma l’ondata di euforia” è vicina alla fine, ha aggiunto Patricof. “Non penso avremo operativi tutti questi fattori nel 2019 e nel 2020”.
Un rallentamento dell’economia è probabile, vista la frenata nelle nuove assunzioni (20mila a febbraio) e i segnali di cautela da parte della Federal Reserve, che non preannuncerebbero ulteriori passi sulla strada della normalizzazione della politica monetaria. Vari operatori hanno interpretato questi indizi, così come l’inversione della curva dei rendimenti sperimentata una settimana fa, come le avvisaglie che la festa potrebbe avviarsi alla conclusione.
Secondo Patricof, però, gli elementi non sarebbero negativi al punto da temere una recessione: “niente che riguardi il nostro business indicherebbe una recessione, se ci basiamo sulla domanda di nuovo capitale”.
Patricof negli anni Ottanta e Novanta finanziò con grossi investimenti Apple e AOL, spiega Yahoo finance, ha fondato Greycroft nel 2006 entrando nel capitale di Huffington Post e Venmo. Supportò le campagne presidenziali di Hillary Clinton nel 2008 e nel 2016.