Società

Incertezza sui mercati = buy sul franco svizzero

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Legnano – Questa mattina ci troviamo di fronte ad un’Asia ancora negativa e ad una situazione che da ieri, non è cambiata nemmeno un po’. A livello di dati macroeconomici abbiamo davvero pochi spunti, e anche quelli fornitici sono inesorabilmente ignorati dal mercato, che si sta concentrando, come sappiamo, su macrotemi più importanti.

Per esempio ieri la pubblicazione di un buon dato sulla vendita di nuove case per il mese di aprile (+7.3% contro attese di +1.7%) non ha nemmeno per un attimo mosso il mercato e questo è sintomo di completa indecisione e incertezza degli investitori, che hanno cominciato a comprare franchi svizzeri e commodities per uscire da posizioni pericolose sul rischio e su qualche rapporto valutario, per rientrarvi quando gli scenari di medio periodo saranno più chiari (dubitiamo fortemente che questo possa accadere presto) ovvero quando partiranno dei forti movimenti di breve, stile il forte drop visto sull’euro settimana scorsa.

Se osserviamo un grafico a 4 ore dell’oro (XAU/USD), vediamo come i prezzi, dopo aver testato il 38.2% del ritracciamento di Fibonacci tracciato sul movimento rialzista compreso tra la fine di gennaio e la fine di aprile, abbiano intrapreso una fase laterale di accumulazione che è sfociata ora in un tentativo di risalita verso i massimi storici, reso per ora difficile dalla presenza di un livello di resistenza statico passante per 1.530,00.

Attenzione che in caso di continuazione di questo sentiment di mercato, la possibilità di poter rivedere presto 1.540,00 è tutt’altro che remota. Per la negazione di questo scenario deve, a nostro avviso, essere rotto 1.515,00, che riaprirebbe la strada per un ritorno verso il 500 tondo.

Molto bello dal punto di vista tecnico anche l’argento, che si trova vicino a livelli di resistenza davvero importanti. Ci stiamo riferendo a tutta l’area compresa tra 36.50 e 37.50, dove esistono una serie di corrispondenze di punti tecnici dinamici e statici, su diversi timeframe (contattateci tranquillamente per analizzare più a fondo queste coincidenze, visibili soprattutto su un grafico a 4 ore e giornaliero), che rafforzano in noi l’idea che un’eventuale rottura a rialzo potrebbe proiettare i prezzi a 40.00 dollari.

Interessante anche la configurazione che si sta venendo a creare sul WTI, dove, dopo i forti aumenti di volatilità visti nei giorni scorsi, stiamo vivendo un momento di calma relativa, con i prezzi che si muovono tra 96.50 e 99.00. Nel brevissimo, il livello da considerare come supporto passa a 96.35, seguito da 95.00 (da considerare però per un trading che prevede un orizzonte temporale di qualche giorno). Le resistenze a rialzo si concentrano tra 100.00 e 101.00, se rotte i prezzi potrebbero tornare velocemente a 104.00.

Continuiamo ad osservare i grafici passando all’eurodollaro, che da ieri sera ha mostrato nuovi segnali di debolezza. Dopo aver infatti messo a segno un discreto recupero, 170 punti in poco più di un giorno, la resistenza a 1.4120 si è rivelata fondamentale per interrompere la salita. Questo livello è identificabile grazie alla prima media mobile (veloce a 21 periodi esponenziale) su un grafico a quattro ore, confermato inoltre dalla perfetta coincidenza con un picco di minimo mostrato dal cambio la settimana passata.

Data la vicinanza crediamo che, nelle prossime ore, potremmo scoprire la direzione presa dalla moneta unica: una nuova rottura di 1.40, con una conseguente discesa questa volta più profonda, oppure una tenuta dell’area di supporto con possibile ritorno in salita strutturale dell’euro.

Diamo ora uno sguardo al cambio UsdJpy, in grado con pochissima volatilità di continuare il proprio percorso rialzista evidenziato negli ultimi giorni. Ciò che appare piuttosto interessante è dato dalla trendline inferiore di supporto, 81.40 per oggi, coincidente perfettamente con il livello indicato dalla media mobile esponenziale di lungo periodo su un grafico con timeframe a 4 ore.

Il livello di arrivo, nonché resistenza più importante, si trova sull’altra parte del canale ascendente indicato: precisamente a 82.60. Prima di questo però è interessante notare come si sia venuto a crea un intermedio livello di resistenza a 82.20, grazie alla serie di massimi raggiunti dei prezzi dell’ultima settimana di scambi.

Sono passati due giorni e ci rendiamo conto, parlando di EurJpy, come possa tornare utile ancora una volta l’area di supporto compresa fra 115 e 114.80. Questo oltre ad essere il livello da cui è partito un rapido calo dei prezzi lunedì è il livello a cui i prezzi si sono fermati con gran precisione questa mattina. Se dovessimo assistere ad un nuovo ritracciamento oltre questo, il primo punto obiettivo si troverebbe di nuovo poco al di sopra di 114 figura.

La ripresa del cable osservata da ieri mattina ha permesso ai prezzi di avvicinarsi rapidamente a quello che pensiamo possa essere la più importante area di resistenza. Parliamo di 1.6220, indicato dalla linea di tendenza negativa che congiunge i minimi decrescenti del cambio sino dall’inversione evidenziata gli ultimi giorni di aprile.

Se questa trendline dovesse continuare ad essere rispettata avremmo con buona probabilità uno scivolone ulteriore della sterlina in grado di mostrare, a distanza di quasi due mesi, l’area di supporto chiave a 1.5950.

Parlando ancora della sterlina possiamo notare, contro euro, come il livello di 0.8670 si sia dimostrando ancora una volta un supporto di chiara importanza. Data la particolare coincidenza di minimi durante gli ultimi dieci giorni, crediamo valga la pena attendere un’eventuale rottura definitiva che, almeno graficamente, potrebbe trovare un obiettivo a 0.8620, oltre il quale potrebbe cambiare lo scenario di lungo del cambio e spostarsi pesantemente a favore della moneta di Sua Maestà.

Il franco ha lasciato solamente un parziale momento di ripresa sia all’euro che al dollaro.

Notiamo infatti come il cambio EurChf, dopo il test quasi perfetto del’area di resistenza a 1.2490-1.25, abbia incominciato nuovamente una fase di calo. La resistenza a questo punto appare evidente: mentre come supporto non ci rimane che affidarci al precedente minimo storico visto due giorni fa a 1.2325 (sulla cui tenacia non scommetteremmo pesantemente).

Il calo del cambio UsdChf di ieri ha permesso ai prezzi di ritornare sul primo supporto di 0.88 figura. Da questo nell’immediato dipende la tenuta che, qualora non confermata, troverebbe il primo obiettivo a 0.8750 ed il successivo a 0.87 figura.

Copyright © FXCM per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved

*Questo documento e’ stato preparato da FXCM Forex Capital Markets. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.