I piloti del volo Ethiopian Airlines “avevano riferito ai controllori del traffico aereo di avere dei problemi di controllo del volo”. Richiedendo il rientro ad Addis Abeba, non sono stati segnalati problemi “esterni” come una “collisione con uno stormo di uccelli”. Lo ha detto al Wall Street Journal il ceo della compagnia aerea africana Tewolde Gebremariam.
Si tratta di affermazioni che non fanno che accentuare la pressione intorno a Boeing e al suo 737 Max, in attesa che le due scatole nere rivelino esattamente la dinamica dell’incidente nel quale sono morte 157 persone, fra cui 8 italiani. A esaminare l’accaduto non saranno le autorità etiopi, che hanno lasciato l’incarico all’Europa (il Paese specifico non è ancora noto).
Si tratta del secondo disastro aereo che ha coinvolto il 737 Max, dopo il volo Lion Air 610 che si era schiantato, dopo il decollo da Giacarta, lo scorso ottobre. Le vittime furono 189.
Boeing, peggior seduta in Borsa dall’11 Settembre 2001
Mentre già una trentina di Paesi (fra questi, c’è l’Italia, ma non gli Usa) hanno deciso di sospendere il 737 Max in via precauzionale il titolo Boeing ha ceduto il 10,66%, rispetto alla chiusura del 9 marzo (giorno precedente alla tragedia). Il calo intraday seguito all’incidente in Etiopia è stato il peggiore dall’11 settembre 2001. Nello stesso periodo, uno dei maggiori concorrenti di Boeing, Airbus ha incrementato il suo valore di mercato del 3,46%.
Fra gli stop più pesanti per l’aeromobile di casa Boeing è stato quello della Cina, le cui flotte contano 96 unità del 737 Max. L’autorità statunitense, invece, è intervenuta martedì sostenendo che “la revisione non mostra alcun problema di prestazioni sistemiche e non fornisce alcuna base per sospendere l’utilizzo dell’aeromobile”.
“Continuiamo a esaminare i dati disponibili – scrive la Faa – e se nel corso dell’esame emergessero problemi, la Faa è pronta ad agire immediatamente e in modo appropriato”. I vettori statunitensi si sono adeguati alla linea guida della Federal aviation administration. Infine, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha annunciato martedì il suo parere contrario, interdicendo i cieli e il decollo del 737 Max.
Oggi il titolo Boeing sta recuperando un po’ di quota con un incremento dello 0,81% a 378,45 dollari.