L’inclusione sociale è uno dei temi principali quando si guarda al futuro del nostro pianeta, insieme ai cambiamenti climatici, la riduzione del nostro impatto sul Pianeta e le necessità di trasformare il modo in cui produciamo e consumiamo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2015, parla chiaro: tra i 17 grandi obiettivi di sviluppo sostenibile c’è la riduzione delle disuguaglianze all’interno e tra i paesi del mondo.
I traguardi da raggiungere in questo senso sono ambiziosi: potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione o stato economico entro il 2023. Le città giocheranno un ruolo fondamentale in questo e non è un caso se tra gli stessi obiettivi di sviluppo sostenibile c’è proprio quello di rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
Come farlo? Una risposta univoca non c’è, come accade sempre nel caso dei grandi problemi del mondo. I dati, però, parlano chiaro anche in questo caso: entro il 2030 quasi il 60% della popolazione mondiale abiterà in aree urbane e il 95% dell’espansione urbana nei prossimi decenni avverrà nei Paesi in via di sviluppo. Se consideriamo che ad oggi le città, pur essendo responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio, occupano solamente il 3% della superficie terrestre, è chiarissima la necessità di ripensare le città così come siamo abituati a conoscerle e abbracciare il concetto di smart city, città a misura d’uomo in cui la tecnologia e l’urbanizzazione si uniscono per creare un ambiente più efficiente, sostenibile e a misura d’uomo.
Cosa significa esattamente ripensare il concetto di città è spiegato in modo eccellente ancora una volta dalle Nazioni Unite: garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporti sicuro e sostenibile, migliorare la sicurezza delle strade, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri e supportare i positivi legami economici, sociali e ambientali tra aree urbane, periurbane e rurali. Le innovazioni tecnologiche stanno già giocando e continueranno a giocare un ruolo di grande importanza: gli investitori più esperti lo hanno già capito e hanno già da tempo iniziato a finanziare progetti che stanno contribuendo al raggiungimento di questo obiettivi e continueranno a farlo sempre di più nei prossimi anni.
Gli esempi eccellenti che confermano questa tendenza sempre crescente sono già tantissimi, e neanche non così troppo lontani da noi. Basta guardare ai paesi del nord Europa, dalla Danimarca all’Olanda, dove le biciclette sono ormai diventate il mezzo di trasporto principale per muoversi in città e dove anche tram e metropolitane sono sempre più green e spesso automatizzate. Copenaghen, in particolare, è già considerata la città più vivibile del mondo anche grazie alla sua attenzione all’inclusione sociale, con un’infrastruttura urbana accessibile a tutti, compresi i disabili. O Helsinki, la capitale della Finlandia, che ha da tempo messo in atto un piano strategico con l’obiettivo di creare una città più equa e inclusiva per tutti i suoi cittadini.
E che dire di Parigi? Tra gli ambiziosi progetti messi a punto dalla sindaca Anne Hidalgo, in carica dal 2014, c’è il cosiddetto concetto della “città di 15 minuti” in cui le necessità quotidiane dei cittadini devono poter essere soddisfatte con spostamenti, a piedi e in bicicletta a partire dalle proprie abitazioni, in un lasso di tempo di 15 minuti. Lo stesso concetto è già stato sposato anche da Singapore con un piano da realizzare entro il 2040 e da Shanghai, in Cina, dove si sta lavorando a qualcosa di simile già dal 2016.
Fondamentali in questo senso sono e saranno le nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale di cui si parla sempre più spesso alle energie rinnovabili, e chi oggi decide di investire in progetti che hanno questi obiettivi sarà in grado di far crescere i propri risparmi nel medio e lungo periodo. M&G Investments, asset manager globale con una lunga storia di investimenti attivi e di innovazione nei mercati pubblici e privati, ha realizzato una serie di 6 mini ebook su temi legati alla sostenibilità. Il sesto e ultimo, scaricabile a questo link, è dedicato proprio alle innovazioni che possono contribuire a trasformare le città in smart city a misura d’uomo.
Se ti sei perso l’articolo dedicato alle innovazioni nel settore dell’energia solare, lo puoi trovare qui, mentre quello dedicato a una risorsa sempre più preziosa come le acque sotterranee è disponibile qui e quello sull’economia circolare si trova qui. Il quarto, incentrato sulla rivoluzione tecnologia del settore sanitario è disponibile a questo indirizzo, mentre il quinto, dedicato all’importanza del benessere sul luogo di lavoro, può essere letto qui.