ROMA (WSI) – Nel caso in cui dovessero essere indette elezioni anticipate, la Grecia rischierebbe di finira a corto di liquidità a partire dal prossimo marzo.
L’alert è stato lanciato dal ministro delle Finanze Guikas Hardouvelis, in una intervista al quotidiano Naftémporiki. La probabilità di un ritorno alle urne non è da sottovalutare. Se il Parlamento non dovesse riuscire a eleggere un nuovo
presidente della Repubblica, si rischierebbe lo scioglimennto anticipato e dunque sarebbe necessario tornare al voto.
In questo caso ci sarebbe “uno scarto finanziario, che sarebbe gestibile fino a febbraio, ma poi a partire da marzo il fabbisogno aumenterà”.
Il ripresentarsi del caso Grecia fa tremare l’Unione europea, con la Commissione che lavora affinché la Grecia resti “saldamente” nell’euro: “è l’unica opzione e l’unico scenario praticabile”, ha detto la portavoce Mina Andreeva, interpellata sulle nuove ipotesi di abbandono della valuta unica.
Intanto ad Atene è arrivato Pierre Moscovici, commissario agli Affari economici della Ue: stando alla sua agenda, non ci sarà nessun incontro con gli esponenti di Syriza, la formazione di estrema sinistra guidata da Alexis Tsipras in testa ai sondaggi nell’ipotesi di elezioni anticipate, cui si finirebbe in caso di mancata elezione in queste settimane di un nuovo presidente della Repubblica.
(Lna)