(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Indesit Company si è riunito oggi a Milano per approvare il bilancio consolidato 2009 e la proposta di bilancio separato della Capogruppo Indesit Company S.p.A. che verrà sottoposta all’assemblea degli azionisti (28 aprile in prima e 29 aprile in seconda convocazione). Il Consiglio ha approvato anche la relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari. Lo si legge in una nota. Il risultato netto del Gruppo è pari a 34,5 milioni di euro (55,5 milioni di euro). I ricavi di esercizio sono pari a 2.613,0 milioni di euro (3.154,9 milioni di euro), in calo del 17,2%. A cambi costanti il fatturato del 2009 è pari a 2.790,0 milioni di euro, in calo dell’11,6%. Il bilancio consolidato 2009, come già comunicato lo scorso 11 febbraio, si è chiuso con un margine operativo (EBIT) nell’intero esercizio 2009 pari a 118,6 milioni di euro (140,6 milioni di euro), in calo del 15,6%. La percentuale del margine sul fatturato è stabile al 4,5% (4,5%). L’indebitamento finanziario netto è sceso a 290,2 milioni di euro, in miglioramento di 183,6 milioni di euro rispetto ai 473,8 milioni del 31 dicembre 2008. Rispetto ai 518,2 milioni di euro del 30 settembre 2009 l’indebitamento netto è in calo di 228,0 milioni. In considerazione dei positivi risultati realizzati nell’esercizio 2009, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,15 euro per azione ordinaria e di 0,168 euro per azione di risparmio n.c. Il dividendo proposto è comprensivo della quota parte di pertinenza delle azioni proprie (il supplemento calcolato sulla base delle azioni proprie ad oggi in portafoglio è di 0,014 euro per azione). Con riferimento alle azioni ordinarie, il pay out relativo all’esercizio 2009, ipotizzando l’esercizio di tutte le opzioni esercitabili fino alla data dell’assemblea, è pari al 45%. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato la proposta di bilancio separato della Capogruppo Indesit Company S.p.A., che al 31 dicembre 2009 chiude con ricavi pari a 1.306,1 milioni di euro (1.578,8 milioni di euro), in calo del 17,3%, margine operativo (EBIT) pari a 5,4 milioni di euro (5,0 milioni di euro), utile netto pari a 37,4 milioni di euro (62,6 milioni di euro), in calo del 40,3 %.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Una ricerca evidenzia che i risparmiatori Usa che si affidano ai consulenti finanziari investono meglio e risparmiano di più per la pensione
L’attacco della Cgia di Mestre: in Italia c’è un trattamento fiscale che “penalizza” i piccoli e “favorisce” i giganti. E le cose non sono destinate a migliorare con l’introduzione della Global minimum tax.
Trump propone una tassa del 15% sulle società per “salvare l’industria automobilistica americana” e minaccia tariffe del 1000% sulle importazioni.