(9Colonne) – Padova, 3 ago – Giungono dall’Unione industriali di Padova notizie confortanti sullo stato di salute del Nord Est. Gli indicatori, sia pure non così eclatanti come a fine 2006, confermano la fase congiunturale positiva e la progressiva stabilizzazione della ripresa iniziata a fine 2005. La crescita della produzione industriale in aprile-giugno ha interessato il 42,1% delle aziende, confermando il traino delle medie imprese con più di 50 addetti (53,1%). La consistenza del portafoglio ordini migliora per il 36,5%, a fronte di una stabilità dell’orizzonte temporale di lavoro assicurato: 1/4 delle imprese lavora nel brevissimo termine (meno di un mese), il 31,5% ha ordini per più di tre mesi. Permane stabile la dinamica delle vendite in Italia, registrate in crescita dal 36,6% delle imprese. Decisamente più tonico l’andamento delle vendite all’estero, anche fuori dall’UE nonostante il super Euro: le esportazioni aumentano per il 46,3%. Particolarmente brillante la performance delle aziende sopra i 50 addetti, con un incremento delle vendite all’estero registrato da 6 imprese su 10. Lo stabilizzarsi della fase di crescita rende le imprese più propense ad investire in risorse umane: il 28,0% aumenta l’occupazione, l’11% riduce gli organici. Il dato di rilievo è la prevalenza, anche in questo trimestre, del ricorso ai contratti a tempo indeterminato per le nuove assunzioni (52,8%). In calo i contratti a tempo determinato (28,4%), mentre cresce il lavoro interinale (18,8%). Aumentano le assunzioni di operai generici (49,3%) e impiegati (32,4%) a scapito di nuovi ingressi di operai specializzati (15,5%) .
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