ROMA (WSI) – Gennaio è stato un mese poco felice per l’industria italiana. L’anno è iniziato dunque male per il settore, ma non sorprende visti gli ultimi dati congiunturali pubblicati.
Il fatturato dell’industria ha accusato una flessione dell’1,6% rispetto a dicembre mentre il tendenziale mostra un calo del 5,6%. Gli ordini hanno subito un calo del 3,6% congiunturale e del 5,5% tendenziale.
Per quanto riguarda il fatturato, quello sul mercato interno scende dello 0,9% su base mensile mentre quello estero accusa un -3,1%. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo diminuisce dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,6% per il fatturato interno e +1,0% per quello estero). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di gennaio 2014), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 2,5%, con cali del 3,7% sul mercato interno e dello 0,3% su quello estero.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un incremento congiunturale per i beni intermedi (+0,3%), mentre registrano variazioni negative per l’energia (-13,6%), per i beni strumentali (-2,2%) e per i beni di consumo (-0,4%).
L’indice grezzo del fatturato cala, in termini tendenziali, del 5,6%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dell’energia. Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,1%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-27,0%).
Per gli ordinativi totali, la flessione è il risultato di un aumento dello 0,7% degli ordinativi interni e un calo del 9,0% di quelli esteri. Nel confronto con gennaio 2014, l’indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 5,5%.
L’incremento più rilevante si registra per i prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,0%), mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,2%).
(DaC)