Bologna – Attaccando l’Italia, la speculazione finanziaria potrebbe davvero far saltare l’euro, perciò dal Consiglio Ue del 28 e 29 giugno dovrà arrivare uan risposta forte alla crisi per evitare che il contagio colpisca il Paese più esposto dopo Grecia e Spagna.
Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a margine del congresso nazionale Assobeton, associazione delle industrie di prefabbricati.
“Se succede qualcosa alla Grecia o ad altri Paesi io credo che l’Italia sarà un obiettivo principale non perché è più debole della Spagna e degli altri Paesi, ma perché attaccando l’Italia la speculazione finanziaria potrebbe veramente far saltare l’euro”, ha detto Squinzi.
“Da Bruxelles il 28 e 29 giugno deve arrivare una risposta ai mercati per scoraggiare il contagio verso il nostro Paese che sarebbe tra i più esposti se non il più esposto”, ha aggiunto il presidente della Confindustria.
Commentando poi il decreto sviluppo che il governo ha appena approvato, Squinzi ha detto che il ministro dello Sviluppo economico Corrado “Passera ha delle valide idee; credo che in questo momento la speculazione internazionale sia pressocché incontenibile e in mancanza di segnali politici molto forti, in particolare da parte dell’Europa”.
“Non è solo una problema di Grecia e d’Italia”, ha proseguito. “Adesso il problema è che dobbiamo fare un salto di qualità e diventare gli Stati Uniti d’Europa, è l’unico modo per andare oltre”.
“Mi auguro che le elezioni di dopodomani in Grecia diano un segnale forte. Mi auguro che dal Consiglio Ue del 28 giugno arrivi un messaggio forte nella direzione di un’Europa più integrata, più coesa contro quella che potrebbe essere una speculazione finanziaria”, ha concluso Squinzi.