Economia

Inflazione e costo della vita preoccupano i giovani

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L’attuale ondata di inflazione che sta interessando molti Paesi del mondo ha generato preoccupazione tra i giovani, in particolare tra i Millennial e la Generazione Z. Secondo l’ultima edizione della “Deloitte Global Gen Z and Millennial Survey”, condotta su un campione di oltre 22 mila persone in 44 Paesi, compresi oltre 800 giovani in Italia, il costo della vita rappresenta la principale preoccupazione per i giovani di queste generazioni.

In particolare, preoccupa il 46% dei Millennial italiani e il 38% della Generazione Z nel nostro Paese. Questi dati si allineano a livello globale, dove il 42% dei Millennial e il 35% della Gen Z considerano il costo vita come la loro principale preoccupazione. La situazione economica attuale, aggravata dalla pandemia e dalle tensioni internazionali, ha avuto un impatto significativo sui giovani, rendendo difficile mettere su casa e famiglia. Infatti, il 71% dei Millennial e il 63% della Gen Z italiani ritengono che sarà molto difficile o addirittura impossibile formare una famiglia se non si verificheranno miglioramenti nell’economia.

Casa e famiglia un miraggio per 7 giovani su 10

La difficoltà nel creare una famiglia è solo una delle preoccupazioni dei giovani italiani. Anche l‘acquisto di una casa risulta essere un obiettivo sempre più irraggiungibile per il 71% della Gen Z e il 73% dei Millennial, a meno che non si verifichi un miglioramento delle condizioni economiche.

Queste preoccupazioni si riflettono anche nell’atteggiamento dei giovani nei confronti del lavoro. Il 50% della GenZ e il 47% dei Millennial vivono con uno stipendio che arriva a malapena a fine mese. Inoltre, il 68% della Gen Z e il 71% dei Millennial italiani affermano che amici e famiglia sono più importanti della carriera.

La concezione del lavoro dei giovani

La ricerca evidenzia anche l’importanza di nuovi criteri di scelta lavorativa per i giovani. La flessibilità, la salute mentale e l’impatto ambientale diventano sempre più rilevanti. Infatti, il 73% della Gen Z e il 78% dei Millennial italiani considerano l’attenzione alla salute mentale come un criterio di scelta lavorativa. Inoltre, il 27% dei Millennial e il 24% della Gen Z desiderano una piena flessibilità nella modalità lavorativa, preferendo la possibilità di lavorare da casa o da remoto. Questa preferenza è supportata anche dalla percentuale elevata di giovani che si opporrebbero al ritorno a un lavoro in ufficio a tempo pieno.

La sensibilità all’ambiente

Oltre alle preoccupazioni economiche e lavorative, i giovani italiani dimostrano una crescente sensibilità verso l’ambiente. Il 63% della Gen Z e il 64% dei Millennial si dichiarano preoccupati per il cambiamento climatico, percentuali superiori alla media globale. Questi giovani si impegnano anche in comportamenti sostenibili, come evitare l’abbigliamento fast fashion, verificare la sostenibilità dei prodotti acquistati, rendere la propria casa più sostenibile e adottare diete vegane o vegetariane.

La ricerca evidenzia che i giovani italiani sono sempre più consapevoli dell’importanza di adottare comportamenti sostenibili per mitigare l’impatto ambientale. Il 56% della Gen Z e il 62% dei Millennial affermano di essere disposti a pagare di più per prodotti e servizi provenienti da aziende con una forte responsabilità ambientale. Inoltre, il 71% della Gen Z e il 69% dei Millennial cercano attivamente informazioni sulle pratiche sostenibili delle aziende prima di effettuare un acquisto.

La preoccupazione per l’ambiente si riflette anche nella sfera politica. Il 58% della Gen Z e il 54% dei Millennial italiani sostengono che la politica ambientale sia un fattore determinante nella scelta di un candidato o di un partito. Questi giovani manifestano la necessità di un’impegno concreto da parte delle istituzioni per affrontare le sfide ambientali e adottare politiche sostenibili.

Oltre all’ambiente, i giovani italiani sono anche molto attenti alla questione della diversità e dell’inclusione. Il 62% della Gen Z e il 58% dei Millennial ritengono che le aziende dovrebbero impegnarsi attivamente per promuovere la diversità e l’inclusione sul posto di lavoro. Questo si riflette anche nelle loro scelte di consumo, poiché il 55% della Gen Z e il 51% dei Millennial affermano di preferire marchi che promuovono la diversità e l’inclusione.

Infine, i giovani italiani sono fortemente influenzati dai social media e dalle piattaforme digitali. Il 71% della Gen Z e il 66% dei Millennial affermano di utilizzare i social media come fonte principale di informazioni e notizie. Tuttavia, sono anche consapevoli dei rischi legati all’uso delle piattaforme digitali, con il 55% della Gen Z e il 53% dei Millennial che affermano di essere preoccupati per la violazione della privacy online.