Mentre in Italia l’Istat ha rilevato nel mese di gennaio un tasso d’inflazione del 4,8%, al top da 26 anni, gli ultimi dati riferiti al G20 (Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sudafrica, Turchia) mostrano un aumento dei prezzi ancora più significativo.
Gli ultimi numeri diffusi dall’Ocse, sui venti maggiori economie al mondo indicano per il mese di dicembre un aumento del carovita al 6,1% dal 5,9% di novembre. Livello probabilmente destinato a crescere ulteriormente alla luce dell’accelerazione di gennaio per la voce energia, ma anche un’accelerazione dei prezzi alimentari.
Inflazione: ecco i paesi G20 dove cresce di più e di meno
A spingere in alto i prezzi sono soprattutto i dati dell’Argentina (50,9% a gennaio), alle prese con una crisi economica sempre più drammatica, e della Turchia, che anche a causa di una particolare situazione economica interna, determinata dalle misure di politica monetaria eterodosse (la banca centrale ha ripetutamente tagliato i tassi nonostante l’alta inflazione) ha visto il caro vita balzare al 48,69% dal 36,1% di dicembre (21,3% di novembre).
Tornando ai dati generali, a spingere con forza il rialzo generale resta innanzi tutto l’impennata dei prezzi dell’energia e gas. Oggi il Wti si muove poco sotto i 90 dollari al barile.
Ma quali sono i paesi con il tasso di inflazione più alto? Dopo Argentina e Turchia, segue il Brasile che, lo scorso mese, ha visto i prezzi al consumo salire al 10,38%. Seguono a ruota Russia (8,3% a gennaio), Stati Uniti (7,5% a gennaio) e Messico (7,07%).
E nel Vecchio Continente? L’inflazione annua dell’area dell’euro dovrebbe essere del 5,1% a gennaio 2022, in aumento rispetto al 5% di dicembre, secondo la stima flash di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea. Spiccano Olanda (6,4%) e Spagna (6%).
Se il clima generale dei prezzi appare decisamente caldo, ci sono alcuni paesi del G20 che invece continuano a mostrare un tasso di inflazione sotto i 2%. È il caso della Svizzera (1,6%), Arabia Saudita (1,2%), Cina (1,5% a dicembre 2021). In fondo alla classifica, spicca infine i Giappone, dove a dicembre i prezzi segnavano 0,8%.