L’inflazione che sta colpendo anche l’Eurozona è “sgradita e dolorosa e ci sono naturalmente preoccupazioni su quanto durerà”, ma “non dobbiamo precipitarci in un inasprimento prematuro di fronte a shock inflazionistici transitori o guidati dall’offerta”.
Queste dichiarazioni della presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, hanno portato il cambio euro dollaro su un minimo di giornata a 1,125 sul dollaro, i livelli più bassi dall’inizio dell’estate 2020. Al momento, intorno alle ore 15 e 30 italiane, l’euro perde lo -0,7% sul biglietto verde a 1,1292.
“Anche dopo l’attesa fine dell’emergenza pandemica – ha detto Lagarde – sarà ancora importante che la politica monetaria, e con essa un’adeguata calibrazione degli acquisti di bond, sorregga la ripresa e un ritorno all’inflazione sostenibile al 2%. Annunceremo le nostre intenzioni su questo a dicembre”, ha dichiarato Lagarde nel corso del Congresso bancario di Francoforte.
Le esternazioni di Lagarde hanno confermato le attese degli analisti sul fatto che la condotta della Bce si appresta a mantenersi accomodante per molto più tempo, rispetto a quanto avverrà negli Stati Uniti e nel Regno Unito – per la Banca d’Inghilterra l’appuntamento con il primo rialzo dei tassi sembra fissato alla prossima riunione di dicembre. “Per capire cosa dovrebbe fare la politica monetaria nelle circostanze attuali”, ha dichiarato Lagarde, “dobbiamo identificare i fattori sottostanti all’inflazione. Oggi sosterrò che questi driver rischiano di svanire nel medio termine, che è l’orizzonte che conta per la politica monetaria. E, poiché derivano in gran parte dal lato dell’offerta e dai prezzi dell’energia, probabilmente rallenteranno il ritmo della ripresa nel breve termine”.
Se i prezzi salgono per carenza d’offerta…
La tesi di Lagarde è che un transitorio aumento dell’inflazione, dettato da un’offerta di beni non ancora in grado di recuperare il terreno perduto dopo la crisi pandemica, non deve spingere la banca centrale verso un rialzo dei tassi “prematuro”
“Non dobbiamo precipitarci in un inasprimento prematuro di fronte a shock inflazionistici transitori o guidati dall’offerta”, ha affermato Lagarde, “un rialzo dei tassi d’interesse adesso non avrebbe effetto sullo shock inflazionistico che sta colpendo l’economia europea ma colpirebbe i redditi disponibili delle famiglie, ponendo un freno alla ripresa”.