Economia

Inflazione Usa ai massimi da 13 anni, dato di aprile in forte accelerazione

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Il timore che il motore dell’economia americana fosse ormai vicino al fuori giri si è materializzato nei dati sull’inflazione di aprile che hanno mostrato l’incremento dei prezzi annuo più elevato da 13 anni a questa parte, ovvero dal settembre 2008.

Su base mensile l’aumento dell’indice dei prezzi al consumo è stato pari allo 0,8%, mentre il confronto annuo ha segnato un +4,2%, dal +2,6% registrato a marzo. E’ quanto emerge dai dati del Bureau of Labor Statistics. Il rialzo è stato superiore alle attese del consenso che erano attestate su un +3,6%.

Inflazione, da cosa dipende l’aumento

L’indice core che esclude alimenti ed energia è aumentato dello 0,9% ad aprile, “il suo maggiore aumento mensile dall’aprile 1982”. Lo stesso indicatore è aumentato del 3,0% nel confronto su base annua in netta crescita +1,6% registrato nel mese precedente.

L’indice dei prezzi relativi alle auto e ai camion usati è aumentato del 10,0% ad aprile e, segnala l’ufficio di statistica, è più grande aumento mensile dall’inizio delle serie storiche che partono dal 1953; questa voce “ha rappresentato oltre un terzo degli elementi destagionalizzati”.

L’indice dei prodotti alimentari è aumentati ad aprile 0,4%, mentre l’indice energetico è leggermente diminuito, in seguito al calo dell’indice sui costi della benzina ad aprile che “ha ampiamente compensato gli aumenti dell’indice relativo ai prezzi di elettricità e gas naturale”.

La reazione dei mercati

In rosso tutti i listini Usa, intorno alle ore 17 e 30 italiane il Dow Jones segna un -0,91%, S&P 500 un -1,22% mentre ancor più netto il rosso per il Nasdaq, a -1,96%.

“Tenendo conto dell’approccio della Fed diventato sempre più data-driven crediamo che nei prossimi giorni aumenterà il numero di banchieri centrali statunitensi che vorrà discutere del processo di tapering”, ha commentato, Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia, “non solamente il presidente della Fed di Dallas, Kaplan, ma probabilmente si aggiungeranno altri membri hawkish del FOMC”.

“Il presidente del Federal Reserve System Jerome Powell cercherà di mantenere la politica monetaria invariata il più a lungo possibile almeno fino a che le cifre sul mondo del lavoro si avvicineranno agli obiettivi (tasso di disoccupazione, tasso di partecipazione alla forza lavoro, crescita dei salari)”.