La disoccupazione Usa in aprile e’ scesa sotto il 4% per la prima volta in 30 anni. Il dato contribuisce ad aumentare il timore dei mercati per una stretta monetaria molto vigorosa da parte della Federal Reserve – la banca centrale americana.
Il dato, comunicato stamane dal Dipartimento del Lavoro Usa, e’ stato immediatamente seguito da un’ondata di vendite sia sul mercato obbligazionario (bonds), sia sul mercato dei futures sugli indici azionari.
Ecco le cifre: il tasso di disoccupazione in aprile e’ sceso al 3,9%. Le nuove buste lavoro nello stesso periodo (nuovi lavori eccetto quelli agricoli) sono cresciute a +340.000 (Wall Street se ne aspettava 310.000), rispetto a a una crescita di 458.000 in marzo. La paga oraria e’ rimasta invariata a +0,4%, anche se su base annuale ora segna un aumento del 3,8% – la crescita piu’ alta in 10 mesi.
Il comitato di politica monetaria della Fed, il Federal Open Market Committee, si riunira’ il prossimo 16 maggio e molti si aspettano gia’ un rialzo del tasso di interesse interbancario (Federal Funds rate) a breve dello 0,5%, a 6,5%.
Il mercato e’ talmente preoccupato per lo scenario inflazionistico che da qualche giorno ormai girano voci che il governatore della Federal Reserve, Alan Greenspan, potrebbe addirittura convocare una riunione straordinaria e decidere sui tassi anzitempo.