Economia

L’inflazione Usa rallenta. Quale impatto sui consumatori?

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Secondo il dato sull’inflazione statunitense di marzo 2023, pubblicato il 12 aprile, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è salito dello 0,1% rispetto al mese precedente, mentre è aumentato del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Entrambi i dati sono migliori delle aspettative dei operatori.

Il rallentamento dell’inflazione a marzo è stata principalmente dovuto dal calo dei prezzi dell’energia (-5,2%), mentre i prezzi degli alimentari sono aumentati dello 0,3%. Inoltre, i prezzi dei beni core (al netto dei prezzi dell’energia e degli alimentari) sono aumentati dello 0,2%, in linea con le aspettative degli economisti.

Le reazioni dei mercati

I future sugli indici azionari statunitensi hanno esteso i guadagni e sono saliti dello 0,77%, indicando un’apertura forte a Wall Street. I rendimenti del Tesoro statunitense sono scesi, con il titolo a 2 anni al 3,912 e il titolo a 10 anni al 3,3625%. Quincy Krosby, chief global strategist di LPL Financial, ha commentato:

“È chiaro che le pressioni inflazionistiche si stanno muovendo nella giusta direzione. La reazione iniziale del mercato è stata positiva su tutta la linea. Il mercato dei future è salito e il rendimento del Tesoro a due anni è sceso dopo la pubblicazione del rapporto. I dati sull’industria che suggeriscono che i nuovi contratti di locazione stanno diminuendo in tutto il paese, e questo avrà un effetto significativo sul Cpi. Questo comporterà un ulteriore calo dell’inflazione”.

L’impatto dell’inflazione sui tassi di interesse

Nonostante la diminuzione dell’inflazione a marzo, gli analisti prevedono un aumento graduale dei prezzi nel corso dell’anno, soprattutto a causa della ripresa economica post-pandemia e del conseguente aumento della domanda di beni e servizi. Tuttavia, le aspettative sono migliorate rispetto ai mesi precedenti.

Inoltre, la frenata dell’inflazione potrebbe influenzare le decisioni della Federal Reserve sulla politica dei tassi di interesse. Gli investitori sono diventati meno certi riguardo a un aumento dei tassi, poiché la Fed potrebbe decidere di mantenere i tassi bassi per sostenere la ripresa economica e controllare l’aumento dei prezzi. Ha scritto Kathy Jones, chief fixed income strategist di Charles Schwab, in un tweet dopo la pubblicazione dei dati:

“Entrambe le letture si collocano nella fascia bassa delle aspettative, ma il livello centrale è abbastanza alto da mantenere in gioco il rialzo dei tassi della Fed a maggio”.

In generale, l’andamento dell’inflazione statunitense a marzo ha fornito una visione contrastante rispetto ai mesi precedenti. Da un lato c’è stato un calo dell’inflazione, ma dall’altro ci sono migliori aspettative per il futuro, con una crescita moderata dell’inflazione e le decisioni della Fed che potrebbero supportare la ripresa economica.

L’impatto dell’inflazione sui consumatori

L’inflazione è un indicatore economico importante che influisce sulla vita quotidiana dei consumatori, poiché i prezzi dei beni e dei servizi che acquistano possono aumentare o diminuire in base alle sue variazioni.

Il calo dell’inflazione a marzo potrebbe essere positivo per i consumatori, poiché potrebbero vedere un calo dei prezzi dell’energia e dei beni correlati. Tuttavia, i prezzi degli alimentari sono aumentati e potrebbero continuare a salire in futuro, il che potrebbe influire negativamente sulle spese delle famiglie.

Inoltre, se l’inflazione aumentasse troppo rapidamente, potrebbe avere un impatto negativo sull’economia nel suo complesso, con un aumento dei prezzi che potrebbe portare a una diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori e un calo della domanda di beni e servizi.