(Teleborsa) – “Un allarme inflazione non c’è visto che il modesto sussulto a marzo dipende in gran parte da tensioni sui prezzi dei carburanti. Semmai si può sottolineare che s’intravede un timido segnale di ripresa economica che andrebbe irrobustito con interventi decisi e rapidi.Proprio l’inflazione sotto controllo dovrebbe spingere tutti a rimboccarsi subito le maniche: serve coraggio per fare le riforme indispensabili a partire da quella fiscale con l’obiettivo di ridurre di due punti la pressione fiscale cui affiancare investimenti per le infrastrutture, l’innovazione, la ricerca. Solo così si torna ad essere competitivi con gli altri Paesi che non stanno certo a guardare. A copertura della indispensabile riforma fiscale si deve porre mano a tagli significativi dei tanti sprechi pubblici e delle spese inutili. A partire dalle province e dalle comunità montane che possono essere sostituite da appositi assessorati al territorio all’interno delle nuove Giunte regionali. E’ questa la vera agenda di cosa da fare per rimettere in moto l’economia e ridare fiducia a famiglie ed imprese”.