Economia

Inps: Corte Conti, caduta Pil e occupazione vanno monitorate

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(Teleborsa) – La Corte dei conti ha riferito oggi al Parlamento gli esiti del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale riguardante l’esercizio 2009. Con riguardo alla tenuta del sistema previdenziale, la Corte sottolinea, richiamando le osservazioni della Corte dei conti sul rendiconto generale dello Stato 2009 – come la caduta del Pil e dell’occupazione e la flessibilità del lavoro incidano sul disavanzo tra monte retribuzioni e monte prestazioni e quindi vadano attentamente monitorate per la stabilità e sostenibilità del sistema pensionistico. La Corte evidenzia inoltre che l’efficientamento dell’assetto previdenziale resta condizionato dal processo di razionalizzazione degli Enti del settore, ancora incompiuto e approssimativo e dal loro riordino interno, con riguardo il numero, la composizione e le procedure di nomina degli organi, nonché gli ambiti della vigilanza ministeriale. Il disposto del D.L. n. 78/2010 che ha trasformato in ordinario il preesistente regime commissariale straordinario, attraverso la soppressione del Cda e la devoluzione delle relative attribuzioni al vertice dell’Istituto, ha avuto effetti di singolare potenziamento dell’organo monocratico di vertice e di parallela attenuazione dei già deboli poteri di vigilanza del CIV, lasciando invece integri quelli propri del Direttore generale. In attesa delle verifiche sui risparmi collegati all’attivazione delle “case comuni del welfare” e alla centralizzazione degli acquisti, è proseguito il segmentato processo di riorganizzazione interna con l’ausilio di consulenze esterne, in assenza peraltro di un piano complessivo e di una analisi costi/benefici, ed a fronte di spese di funzionamento giunte a circa 4 mld di euro. Per quanto attiene alla spesa per il personale se ne è evidenziata una sensibile contrazione, a fronte di un aumento del ricorso a prestazioni esterne e dei relativi oneri. Inoltre, il massiccio esodo di personale, in assenza di adeguato turn over, rischia di compromettere i livelli di servizio dell’Istituto, che ha migliorato la produttività e ridotto i tempi di erogazione, nonostante i maggiori compiti conferiti. Con riferimento all’indicata contrazione del gettito contributivo, in inversione di tendenza rispetto al quadriennio precedente, la Corte ha rilevato la necessità di un monitoraggio nell’attuale fase di carico indotta dai massicci contributi dei lavoratori stranieri, per i quali non risultano evidenziati in bilancio gli oneri delle prestazioni future. Richiede altresì attenzione lo sviluppo delle entrate collegate ai nuovi lavori accessori (buoni o “voucher”), per evitare le distorsioni verificatesi nelle collaborazioni coordinate e continuative. (segue)