Il presidente federale della Germania Frank-Walter Steinmeier ha parlato di una situazione senza precedenti, lanciando un appello ai partiti perché trovino un punto di incontro. Secondo Steinmeier la responsabilità per il paese dovrebbe essere messa davanti agli interessi dei singoli e tutti i partiti eletti in parlamento hanno un obbligo: servire il paese facendo l’interesse generale.
Il presidente ha parlato dopo aver incontrato la Cancelliera in pectore Angela Merkel oggi, dopo che i colloqui dei conservatori con liberali e verdi per formare una coalizione di governo si sono chiusi con un nulla di fatto, aprendo una crisi politica. Steinmeier ha ricordato ai capi di partito tedeschi che il mondo sta a guardare e che è evidente che le altre nazioni europee sarebbero molto preoccupate se l’economia principale della regione non riesce a formare un governo stabile a breve.
Steinmeier si aspetta che tutti i partiti eletti e gli organi costituzionali diano la loro disponibilità a intavolare colloqui e trovare una soluzione, altrimenti si dovrà tornare alle urne, scenario che innervosirebbe i mercati. Intervenuto a Berlino Steinmeier ha detto che tutti devono collaborare a trovare una soluzione e che vedrà i leader dei partiti nelle prossime settimane per vedere se ci sono le basi per formare un governo.
Una soluzione definitiva all’instabilità politica della quarta potenza economia del mondo non dovrebbe arrivare prima del 2018 e le due opzioni più probabili sembrano essere quello di un governo di minoranza (i liberali guidati da Christian Lindner si sono detti aperti a questa ipotesi) oppure di un ritorno alle urne dopo le elezioni di settembre.
La stessa posizione di leader del paese di Merkel ora è meno sicura dal momento che un cambio alla guida della potenziale futura coalizione potrebbe essere imposta come condizione sine qua nono dei liberali o degli altri partiti chiamati in causa. Gli aanlisti di conseguenza si aspettano nuova volatilità e possibile delle perdite di mercato nelle prossime settimane. Sul Forex l’euro perde lo 0,3% al momento sul dollaro Usa, attestandosi in area $1,1760. Ancora più pesante è il computo con la sterlina, che guadagna lo 0,6% a quota €1,127.
I mercati sono nervosi da quando i liberali hanno rinunciato a formare un governo di coalizione con il blocco dei conservatori di Merkel (CSU/CDU) e con il partito dei Verdi, per via del mancato accordo sul tema caldo dei migranti. Se i liberali non accettano di tornare al tavola dei negoziati Merkel potrebbe ora salire al comando di un governo di minoranza, forse con l’appoggio dei Social Democratici di Martin Schulz. L’alternativa sono le elezioni all’inizio dell’anno prossimo.
Si tratta però di un processo complesso che richiede del tempo, pertanto secondo il presidente andrebbe evitato a tutti i costi. Sono i presupposti dal quale parte Steinmeier quando esorta tutti i partiti della coalizione a riprendere nuovamente in considerazione l’ipotesi di trattare per scendere a patti e formare un governo, nel nome del bene del paese.
Germania, M&G: in discussione processo di integrazione europea
I Social Democratici, che si erano fin dall’inizio defilati, hanno escluso l’idea di poter formare un’altra coalizione con Merkel. I Liberali di FDP invece sembra hanno detto no, facendo saltare le trattative, per questioni delicate riguardanti l’immigrazione. “Meglio non governare affatto che governare male”, ha spiegato Lindner dichiarando che tra i partiti manca “la fiducia di base”.
Gli analisti avvertono che in caso di formazione di un governo di minoranza, il processo di integrazione europea sarebbe messo in discussione, così come sarebbe più difficile che Berlino faccia concessioni a Londra nelle trattative sulla Brexit. Il fatto che i colloqui siano giunti al capolinea è un esito che “non sorprende del tutto” gli analisti di M&G Investments, “considerando che a distanza di quattro mesi di intensi colloqui le distanze tra i vari partiti su temi chiave della politica come immigrazione, riforma fiscale, energia, non erano ancora state colmate”.
“Gli effetti sui mercati nel medio e lungo termine – scrive Wolfgang Bauer, gestore del team Retail Fixed Interest di M&G – dipenderanno da come si risolverà la situazione. Se sarà la Grande Coalizione ad essere rinegoziata e andare avanti, ci sarebbe stabilità politica in Germania e sostegno agli asset rischiosi quali azioni e obbligazioni societarie. Mi aspetto che la SPD sarà in grado di portare avanti con più forza la propria agenda politica, e questo potrebbe comportare una spinta maggiore verso l’integrazione europea, aiutando Macron”.
Tuttavia, se i negoziati tra la CDU/CSU e la SPD fallissero e si andasse verso un governo di minoranza o verso nuove elezioni, c’è da mettere in conto un incremento della volatilità sui mercati per la maggiore incertezza politica in Germania, potenza economica d’Europa. “Questo scenario renderebbe meno probabile che nel prossimo futuro sia portato avanti qualsiasi importante progetto di integrazione europea. È importante notare che il tail risk rimane e non sembra sia prezzato”.