Economia

Instagram e Facebook a pagamento. Come funzioneranno?

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Meta Platforms avrebbe preso in considerazione la possibilità di introdurre delle versioni a pagamento di Facebook e Instagram, al cui interno non ci sarà la pubblicità. La novità dovrebbe coinvolgere gli utenti dell’Unione Europea. È importante sottolineare, però, che questa è un’indiscrezione riportata dal New York Times, che per il momento non ha ricevuto una conferma da parte della casa madre di Facebook ed Instagram.

L’iniziativa costituirebbe una risposta alle disposizioni legislative europee. Ma soprattutto è una vera e propria fotografia di come gli utenti europei e statunitensi vivono in maniera diversa la tecnologia, condizionati da due diverse legislazioni.

Facebook ed Instagram a pagamento

Come funzionerebbero Facebook ed Instagram a pagamento? Le persone che sottoscriveranno un abbonamento non vedranno la pubblicità nelle applicazioni. Questa soluzione sarebbe particolarmente utile per aiutare Meta Platforms a respingere le contestazioni relative alla privacy e i controlli che sono stati effettuati dall’Unione europea. Con la soluzione a pagamento verrebbe offerta agli utenti un’alternativa ai servizi basati sulla pubblicità dell’azienda, che orbitano intorno all’analisi dei dati delle persone.

Instagram e Facebook continueranno ad avere delle versioni gratuite in Europa, nelle quali saranno presenti gli annunci pubblicitari. Per il momento non risulta essere chiaro quanto costerebbero le versioni a pagamento o quando l’azienda avrebbe intenzione di implementarle.

Il business di Meta Platforms

Da sempre il core business di Meta Platforms è stato quello di offrire dei servizi di social networking gratuiti agli utenti e dalla vendita di pubblicità alle aziende che desiderano raggiungere quel pubblico.

La necessità di introdurre una versione a pagamento di Facebook e Instagram costituisce uno degli esempi più tangibili di come, oggi come oggi, le aziende debbano provvedere a riprogettare i prodotti per andare a conformarsi norme relativa alla protezione dei dati, soprattutto in Europa.

A luglio, l’Unione Europea ha di fatto vietato a Meta Platforms di combinare i dati raccolti sugli utenti sulle sue piattaforme – tra cui Facebook, Instagram e WhatsApp – nonché da siti Web e app esterni, a meno che non avesse ricevuto il consenso esplicito da parte degli utenti. A gennaio, la società è stata anche multata di 390 milioni di euro dalle autorità di regolamentazione irlandesi per aver costretto gli utenti ad accettare annunci personalizzati come condizione per l’utilizzo di Facebook.

Le sentenze derivano dall’entrata in vigore nel 2018 del Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati, o GDPR, che è diventata la legislazione fondamentale per proteggere i dati online delle persone. L’apertura di Meta Platforms alla creazione di abbonamenti a pagamento mostra come coloro che vivono nell’Unione Europea, che comprende complessivamente 27 paesi e circa 450 milioni di persone, potrebbero iniziare a vedere versioni diverse dei prodotti tecnologici di consumo a causa di nuove leggi, regolamenti e sentenze dei tribunali.

I controlli sulla privacy per Facebook ed Instagram

Meta Platforms, che possiede anche Messenger, ha dovuto affrontare un controllo particolare da parte dell’autorità sulla privacy dell’UE. A maggio, l’Unione europea ha multato la società per 1,2 miliardi di euro per aver violato le sue leggi sulla privacy inviando dati sui cittadini europei ai server statunitensi allo scopo di migliorare la tecnologia pubblicitaria della società. La società ha impugnato la sentenza.

Meta Platforms, inoltre, è stata multata per altre violazioni del GDPR: nel 2021 era arrivata una sanzione pari a 265 milioni di euro per una fuga di dati. Le autorità di regolamentazione irlandesi hanno inoltre imposto multe per 225 milioni di euro per violazioni in un caso che coinvolge WhatsApp e altri 17 milioni di euro per una fuga di dati.

Fornire agli utenti la possibilità di scegliere una versione a pagamento di Instagram e Facebook senza pubblicità e rinunciare ad un servizio basato sugli annunci, potrebbe alleviare le preoccupazioni di alcuni regolatori europei, hanno affermato due persone. Anche se poche persone dovessero scegliere la versione a pagamento, rendere disponibile tale opzione potrebbe servire ad alleviare le preoccupazioni per la privacy di Meta Platforms nella regione.