NEW YORK (WSI) – Le speranze per un accordo volto a scongiurare il collasso del sistema bancario cipriota e il default dell’isola sono aumentate nel weekend e l’intesa stretta in extremis lunedi’ ha messo sotto pressione i prezzi della moneta virtuale in euro, fino a quel momento letteralmente schizzati al rialzo.
Ma le pressioni sulle quotazioni del Bitcoin in euro si sono ben presto alleggerite e il fenomeno della corsa alla moneta virtuale sembra ormai difuso in Europa.
Gli analisti segnalano un processo di “grande rotazione” in atto nei mercati, con il cambio tra Bitcoin e divisa unica che ha da poco toccato i 60 euro per la prima volta in assoluto.
Prima dello scoppio della crisi di Cipro valeva 36 euro.
L’accordo tra Eurogruppo e Cipro e’ stato accolto come un successo dai mercati in un primo momento. Peccato che in sostanza si tratti di una sentenza di condanna a morte per il paese. Raramente in passato un’agenzia era riuscita a fare tanti danni senza armi, come e’ riuscito a fare l’Eurogruppo.
Oggi Fitch ha dichiarato il default tecnico delle due banche principali dell’isola del Mediterraneo. La sola idea che anche i risparmi considerati sicuri e intoccabili sotto i 100 mila euro possano essere toccati e ridotti, tramite un prelievo coatto una tantum, ha distrutto la fiducia nel sistema bancario cipriota e forse anche europeo.
Come se le misure draconiane di austerity messe in atto sin qui nei paesi piu’ deboli dell’area euro, in nome del rientro di bilancio, non avessero gia’ fatto abbastanza danni all’economia reale.
Il Bitocin e’ una moneta elettronica creata nel 2009. Non fa uso di un ente centrale, bensi’ si serve di un database distribuito in rete, dove viene tenuta traccia delle transazioni. Il nome fa riferimento al software open source progettato per implementare il protocollo e le connessioni peer-to-peer che ne risultano.