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INTEL E MICROSOFT ENTRANO NELL’INDICE DOW JONES

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Grandi cambiamenti nella lista delle aziende che compongono l’indice Dow Jones. Entrano Intel, Microsoft, SBC Communications e Home Depot. Intel e Microsoft sono state per anni le due blue chips dell’indice Nasdaq, che raggruppa un forte numero di aziende del settore tecnologico. Il Nasdaq quindi perde due titoli leader in termini di capitalizzazione, volume di scambi e notorieta’ del marchio. Il cambiamento sara’ effettivo dal 1. novembre.
Per far spazio ai nuovi arrivati dell’indice Dow Jones – che finalmente recepisce il cambiamento nel panorama del mondo corporate americano – escono quattro titoli, considerati oggi non piu’ rappresentativi nei propri settori industriali o, secondo gli analisti piu’ critici, addirittura ”jurassici”: Chevron Corp. (CHV, vedi quotazioni interattive); Goodyear Tire & Rubber Co. (GT, vedi); Sears, Roebuck & Co. (S, vedi); e Union Carbide Corp. (UK). Questi titoli verranno dunque rimpiazzati da The Home Depot, Inc. (HD); Intel Corp. (INTC); Microsoft Corp. (MSFT); e SBC Communications Inc. (SBC).

La decisione rappresenta un significativo cambiamento da parte della Dow Jones & Company, la societa’ che controlla il marchio legato al noto indice, nonche’ editrice del Wall Street Journal. L’indice Dow Jones fu creato piu’ di 100 anni fa per misurare l’influenza di alcune aziende chiave sul mercato azionario Usa.

Paul Steiger, managing editor del Wall Street Journal, ha detto: ”I cambiamenti che abbiamo annunciato oggi faranno del Dow Jones Industrial Average un indice ancor piu’ rappresentativo dell’evoluzione dell’economia americana, proprio mentre l’indice – e l’America – entrano nel nuovo secolo”.

Per la prima volta, titoli del Nasdaq saranno inclusi nel Dow 30; Intel e Microsoft si aggiungono cosi’ a un ristretto gruppo composto fino a oggi esclusivamente di blue chips industriali. Il cambiamento piu’ recente nella composizione dell’indice Dow Jones risale al marzo 1997, quando Hewlett-Packard, Johnson & Johnson, Wal-Mart Stores, piu’ Citigroup (all’epoca Citicorp) rimpiazzarono Texaco, Bethlehem Steel, Woolworth, Westinghouse Electric (anche esse considerate appartenenti a settori sulla via del tramonto).

Secondo quanto risulta a Wall Street Italia, i manager della Dow Jones hanno considerato a lungo se aggiungere alla lista dei 30 titoli industriali anche America Online, ma poi si e’ deciso di no, perche’ AOL non ha una storia temporale (cioe’ e’ sul mercato da troppo poco tempo) sufficiente a giustificare la scelta.