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Intelligenza artificiale: ecco perché continuerà a crescere nel 2025, i titoli su cui puntare

Dopo due anni in corsa, anche il 2025 è iniziato con il vento in poppa per le azioni del settore tecnologico grazie al boom dell’intelligenza artificiale. Il rally dell’IA ha infatti contribuito a due anni consecutivi di forti rendimenti per il Nasdaq Composite, compreso il +28% dello scorso anno.
Complessivamente la capitalizzazione di mercato del Nasdaq supera ora i 32 trilioni di dollari, con oltre 13,5 trilioni di dollari aggiunti negli ultimi due anni.  Il gruppo dei Magnifici 7, composto da titoli tecnologici a grande capitalizzazione, è stato responsabile di oltre la metà dei guadagni dell’S&P 500 nel 2024.

Rally non è ancora finito

Sebbene i facili guadagni dell’IA siano ormai alle spalle, Mark Haefele, Chief Investment Officer, UBS Global Wealth Management, ritene che il rally sia tutt’altro che finito. Questo grazie a ulteriori revisioni al rialzo attesi da parte delle grandi aziende tecnologiche per quanto riguarda la spesa in investimenti per l’IA.

“L’anno scorso, le continue revisioni al rialzo delle spese in conto capitale per l’IA da parte delle Big 4 del settore tecnologico hanno contribuito a mantenere il rally dell’IA in corso, nonostante i periodici dubbi sulla sua durata”.

Tale trend, secondo l’esperto, è destinato a continuare nel breve termine.

“Tutto questo ci porta a rivedere al rialzo le nostre stime sulla crescita degli investimenti combinati a 224 miliardi di dollari nel 2024 (+51% a/a) e 280 miliardi di dollari nel 2025 (+25% a/a). Sebbene queste stime aggiornate suggeriscano che la spesa delle Big 4 potrebbe aumentare fino a raggiungere il loro picco storico di intensità di capex (misurato in base al capex diviso per il fatturato), riteniamo che gli utili del 4Q24 potrebbero potenzialmente rivelare ulteriori aumenti delle guidance e degli impegni al di sopra di questo livello”.

Valutazioni non elevate

Inoltre, altro fattore da non sottovalutare – rileva Mark Haefele – le valutazioni dell’IA non sono così elevate come si potrebbe pensare. Negli ultimi due anni – ha spiegato  l’esperto – la maggior parte dei guadagni dei titoli dell’IA è derivata da un’impressionante performance degli utili, non da una significativa espansione del rapporto prezzo/utili.

“In effetti, molti titoli dell’IA hanno visto diminuire i loro multipli P/E anche se le loro azioni sono aumentate, indicando una dinamica di mercato relativamente più sana. Prevediamo che questo rally guidato dai ricavi continuerà nei prossimi anni, con la nostra previsione di una robusta crescita degli utili vicina al 25% nel 2025. Pur vedendo diversi fattori positivi e negativi che potrebbero modificare le valutazioni dell’IA, riteniamo che una forte crescita degli utili sottostanti dovrebbe essere sufficiente a sostenere una solida performance del prezzo delle azioni nel breve termine”.

Aziende su cui scommette

Pertanto, con una forte visibilità a breve termine per il settore tecnologico, UBS Global Wealth Management rimane rialzista sul tema dell’IA e mantiene la view positiva sui semiconduttori e sulle principali piattaforme cloud.

“Rimaniamo costruttivi in particolare sui nomi di grandi aziende di qualità nel settore dell’IA, con una forte stagionalità nel primo trimestre che rappresenta un altro driver a breve termine. Anche se rimarrà essenziale monitorare i rischi normativi (come i controlli sulle esportazioni), riteniamo che eventuali correzioni significative sugli sviluppi geopolitici o normativi potrebbero offrire interessanti opportunità di acquisto” conclude la nota.