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INTERNET: GLI HACKER ATTACCANO IN FORZE

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La rete mondiale dell’Internet ha subito l’attacco piu’ massiccio e sofisticato di tutti i tempi da parte di un gruppo sconosciuto di hackers.

Il blitz e’ partito alle 5:00 pm ora di New York di lunedi’ ma e’ stato reso noto con 24 ore di ritardo. Si e’ trattato di quello che i tecnici definiscono un “distributed denial of service” (DDOS), sferrato da ignoti cyber-terroristi contro 13 gangli vitali (“root servers”) che in pratica costituiscono l’ossatura su cui si snoda l’intera rete mondiale nota come World Wide Web, dove scorrono tutte le comunicazioni Internet del pianeta.

I servizi segreti Usa e l’FBI hanno avviato un’indagine a tappeto per individuare i responsabili dell’attacco. Non e’ trapelato nulla sull’identikit degli hackers, anche se qualche esperto ha ipotizzato che i cyber-terroristi potessero essere legati a gruppi del terrorismo tradizionale.

David Wray, un portavoce del National Infrastructure Protection Center (NIPC) dell’FBI, ha confermato da Washington che il Federal Bureau of Investigations “e’ al corrente dell’episodio e sta indagando”.

Gli attacchi noti come DDOS sono in grado di far crashare i networks con l’invio massiccio di una massa simultanea di dati (milioni di giga-byte) tale da rendere inutilizzabili le reti.

Secondo vari esperti di sicurezza sul web l’incidente e’ stato probabilmente il risultato di un bombardamento multiplo in cui gli hackers hanno concentrato il potere di decine o centinaia di computer contro i singoli network, in modo da impedirne il funzionamento.

“E’ stato il piu’ massiccio e piu’ complesso attacco di tipo DDOS mai sferrato contro il sistema dei root server”, ha detto la fonte di una delle societa’ responsabili dell’operativita’ dei server a livello mondiale.

I frequentatori di Internet – compresi gli utenti di Wall Street Italia – non hanno subito alcun rallentamento o black-out a seguito dell’hackeraggio, grazie alle misure di salvaguardia garantite dall’attuale architettura mondiale del web.

Nonostante cio’ un blitz dello stesso tipo, prolungato e piu’ massiccio, avrebbe potuto seriamente danneggiare le comunicazioni elettroniche sul World Wide Web, comprese le funzioni di e-commerce.