Microsoft (MSFT – Nasdaq) ha tranquillamente tolto il supporto del linguaggio Java nel suo ultimo prodotto, il sistema operativo Windows XP.
Tranquillamente perché non ha fatto alcun annuncio ufficiale. La scorsa settimana Microsoft ha mandato una versione di Windows XP agli sviluppatori, che l’hanno immediatamente comunicato.
Si apre dunque un altro fronte nella lotta tra Microsoft, il governo americano e le società concorrenti.
Le prime copie di Windows XP, in vendita questo inverno, non hanno il software necessario per avviare i programmi basati sul linguaggio Java, che si usa per creare immagini animate e icone interattive.
Quindi, chi sarà chiamato a navigare in rete con Windows XP non potrà vedere queste immagini e dovrà comprare un software aggiuntivo.
Secondo Microsoft si tratta di una scelta legata a ragioni di business, anche in seguito alla disputa avuta lo scorso anno con la società che ha creato il Java, Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq).
Sun Microsystems a gennaio vinse la causa contro Microsoft, imponendo un licensing agreement per usare Java. Sun affermava che Microsoft aveva violato i termini dell’accordo firmato nel 1996, perché aveva creato una versione di Java per Windows incompatibile con altri software. Per Sun si trattava, tra l’altro, di violazione dell’accordo sul copyright, ma il giudice stralciò queste accuse.
Microsoft quindi si accordò a non acquistare da Sun per sette anni alcuna licenza di rivendita per nessuna delle nuove versioni di Java, ma a distribuire prodotti con una versione di Java non aggiornata. Microsoft fu anche costretta a pagare $20 milioni a Sun, e non venne autorizzata a usare prodotti Java compatibili.
Per questo motivo Microsoft ha preso questa decisione: da Microsoft dicono che, in fondo, “Java non è altro che un codice che molti utenti non usano, e se ne hanno bisogno ci sono mille modi per procurarselo, comprese le case produttrici di computer, libere di installare Java su Windows XP o di scaricarlo dal web. Inoltre, chi compra Xp ma ha già una versione di Windows precedente può ancora usare Java”.
Gli utenti Xp saranno indirizzati a un sito Microsoft per scaricare il software necessario. Senza questo passaggio, dicono gli esperti, ogni pagina contenente Java non verrà scaricata, sarà morta. E questo favorirà le nuove tecnologie di Microsoft e creerà un sacco di inconvenienti agli utenti.
Per quanto riguarda il business, infatti, se uno vuole rendere la propria webpage accessibile alla maggior parte delle persone potrebbe essere spinto ad abbandonare Java per sposare il set dei prodotti Microsoft, attualmente in fase di sviluppo, che si chiamerà .Net.
Per Microsoft, Java rappresenta una specie di minaccia al monopolio Windows, poiché si adatta ai diversi sistemi operativi. Per contrastare Java, Microsoft ha praticamente blindato il nuovo Windows e Office contro l’attacco della pirateria informatica. E, in qualche caso, il software è portato a disabilitare i programmi Java, considerato da Microsoft come strumento di virus nelle e-mail e, più in generale attraverso la navigazione web.
Qualche volta sono gli stessi prodotti Microsoft che si rivelano “deboli” di fronte alla pirateria informatica. Da Microsoft rispondono che “il trattamento che viene riservato ai software vale anche per noi”. La battaglia contro la pirateria è una delle mosse di Microsoft per aiutare la sicurezza informatica, allo scopo non dichiarato di aumentare i volumi di e-business ed e-commerce.
I sostenitori del linguaggio Java si lamentano che le nuove misure di sicurezza informatica considerano Java alla stessa stregua di altri codici, benché Java sia stato realizzato con criteri anti-virus tra i più efficaci. Sempre secondo i sostenitori di Java, navigare e mandare mail sicure è un’ottima cosa, ma mettere Java al bando non ha senso.
Al contrario dei codici che Microsoft cerca di “bloccare”, Java si sviluppa un una sorta di area protetta (o “sand box”) nel browser, che impedisce al virus di prendere il controllo sul computer. In effetti i virus Java sono molto rari: ne sono stati identificati una dozzina. C’è anche chi sostiene che le nuove regole di sicurezza Microsoft non fermano le trasmissioni via mail degli attachment che contengono le “macro” di Word e Excel. Migliaia di virus sono stati trasmessi così.
Esistono tuttavia esperti di information technology che bloccano o analizzano il Java attraverso programmi di accesso chiamati “firewalls”, proprio perché si dicono convinti che la manipolazione di Java è la nuova frontiera della pirateria informatica. E i principali detrattori di Microsoft sostengono che Microsoft punta proprio ad alimentare queste preoccupazioni.