Pubblichiamo qui sotto un post del lettore di Wall Street Italia edoheis, si parla di boom e recessioni manovrati dall’alto, di Grecia come laboratorio di cio’ che accadra’ in Italia, di fallimento dell’Europa, di petrolio e prezzi della benzina, di consumi superflui e crisi, infine del problema che se si esce dall’euro si deprezzano tutti gli assets (falso o vero?). Ecco il post di edoheis. Pensate sia giusta, la sua tesi? (l.c.)
Quando leggo le notizie sui giornali italiani e vado a rileggere gli articoli su internet, mi accorgo che la storia italiana è già scritta.
Due anni fa in grecia, finanziaria durissima, recessiva, i controlli anti-evasione, quelli di deterrenza scoprendo che con la finanza di fuori i commercianti greci scontrinavano +200%, la merkel che diceva la grecia è forte non ha bisogno di aiuti si salva da sola, sarko che diceva tranquilli siamo tutti fratelli.
E oggi l’europa che si comporta con la grecia come un qualunque strozzino, minacciandola di non dare più aiuti se farà le elezioni o se le farà in una certa data.
Io sono per il fallimento della grecia e l’uscita dall’euro, per la loro salvezza e per la nostra.
Mi viene da ridere quando sento: se va via l’euro quanto paghiamo il petrolio? se va via l’euro i nostri assets si riducono fortemente di valore.
Ora ragioniamo.
E’ meglio pagare il petrolio il 40% in più (e così essere spinti a risparmiare sui consumi nelle auto e domestici) o continuare a pagarlo facendo debiti. Si perchè quando non avremo più euro in cassa le forniture ce le taglieranno del tutto e non certo il 10 agosto, ma il 10 febbraio. Non è meglio cominciare tutti a pensare in un’ottica di austerità, cioè tagliare le spese, ma non dico il pane che anzi penalizzerebbe il fornaio, parlo dell’energia, del telefono, della tv, delle auto costose (dovrebbe farlo anche chi se le può permettere), per dare a questa gente che ci guida, direttamente e indirettamente, un messaggio: guardate che vi dovete ridimensionare o altrimenti i vostri servizi ve li date sulle gengive.
Quotidianamente mi telefonano operatori che mi vogliono vendere il contratto per il cellulare, il contratto per il gas, la luce, il telefono di casa e io rispondo sempre la stessa cosa NO.
Per me il contratto migliore è quello che non si fa, il risparmio di luce il mio operatore me lo deve fare in automatico (non proponendomi un altro contratto con le clausolette), il risparmio si ha evitando una telefonata, spegnendo la luce, spegnendo il fornello l’ultimo minuto di cottura. Insomma la telefonata più economica è quella che non fai.
Per me, pur potendomelo permettere I-PHONE significa asciugacapelli con la i davanti.
Non ho mai mandato e mai manderò un MMS, in un mese manderò 5 SMS, mi faccio chiamare, perchè mi sono rotto i coglioni di alzarmi al mattino pensando che devo lavorare le prime 3 ore per coprire costi fissi.
Infine ci dicono, attenzione se si esce dall’euro si deprezzano tutti gli assets.
Un falso problema.
Se io ho tre case e il mio vicino 5, se io ho due auto e lui 3, se il mio conto ammonta a 10000 e il suo a 20000, qualunque moneta scegliamo lui è mediamente più ricco di me il doppio.
Mi direte: e gli investimenti internazionali? e il mutuo? Mi rendo conto che qualche problema ci sarà, ma so anche che se al governo ci vado io faccio subito un bel decreto in cui scriverei: le rate di mutuo sono convertite in lire, indipendentemente dalla valuta. E’ nullo ogni patto contrario.
Il vero motivo per cui nessuno (francia e germania) vuole l’Italia e la Grecia fuori dall’Euro è che se va al governo un pazzo come me, I LORO ASSETS si svaluteranno.
inviato a WSI da edoheis il 26/02/2012 alle 10.46