NEW YORK (WSI) – Intesa Sanpaolo fa il pieno di utili ma non convince il mercato con il titolo che scivola a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei conti trimestrali. Le azioni lasciano sul terreno il 4% a 3,05 euro.
Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di oltre 2,7 miliardi contro i 1,203 miliardi dello stesso periodo del 2014. Si tratta, spiega il gruppo, del più elevato dato relativo ai nove mesi dal 2008. Nel terzo trimestre i profitti netti sono in flessione a 722 milioni rispetto ai 940 milioni del secondo trimestre per i riflessi negativi della volatilità dei mercati finanziari. Entrambi i dati sono comunque superiori alle attese degli analisti.
La chiave del miglioramento dei conti è il minore ammontare di rettifiche e accantonamenti per le perdite su crediti patite nel periodo, unita al miglioramento delle commissioni bancarie (+12,6%). I soldi accantonati per i crediti problematici sono diminuiti nei nove mesi di 1,14 miliardi passando a 2,38 miliardi (-32,4%)
Resta elevata la patrimonializzazione, largamente superiore ai requisiti normativi: il common equity ratio pro-forma a regime è al 13,4%, tenendo conto dei dividendi maturati nei primi nove mesi.
Nonostante i risultati, il titolo perde oltre il 3% a 3,08 euro.