Dopo tre anni, Intesa Sanpaolo esce dal big dei pagamenti digitali Nexi, quotato sul listino Euronext Milan. La banca ha comunicato di aver concluso con successo la cessione di circa 67 milioni di azioni ordinarie, corrispondenti a circa il 5,1% del capitale, a un prezzo di 8,7 euro.
L’operazione è avvenuta attraverso una procedura di accelerated bookbuilding riservata a investitori qualificati italiani e istituzionali esteri. La quota rappresentava l’intera partecipazione detenuta dall’istituto guidato da Carlo Messina in Nexi. Il corrispettivo complessivo è risultato pari a circa 584 milioni, precisa una nota.
Il matrimonio tra Nexi e Intesa Sanpaolo
La partecipazione di Intesa in Nexi risale all’accordo che i due gruppi avevano raggiunto nel 2019. In quell’occasione, la banca guidata da Carlo Messina aveva firmato un accordo con il paytech delle banche che prevedeva in particolare – il trasferimento a Nexi del ramo aziendale di Intesa Sanpaolo avente ad oggetto l’attività di acquiring (il business che connette l’esercente al sistema di pagamenti digitali), pur lasciando in capo alla banca la forza di vendita dedicata all’acquisizione di nuovi clienti.
L’accordo prevedeva anche che Intesa acquisisse il 9,9% del gruppo di pagamenti, una quota che si è progressivamente assottigliata nei tre anni successivi, anche in seguito all’integrazione tra Nexi e Sia,e ad altre operazioni finanziarie della società, fino alla decisione di dismetterla completamente.