Intesa Sanpaolo ha presentato oggi a Milano i Pir (Piani individuali di risparmio). L’offerta, sotto le insegne dell’asset manager Eurizon Capital, prevede diversi profili: conservativo, moderato e dinamico.
Tre profili per tre categorie di investitori con un unico obiettivo: far incontrare il risparmio degli italiani con l’eccellenza delle Piccole e medie imprese (Pmi) del Belpaese. Sono i Pir di Intesa Sanpaolo-Eurizon Capital, presentati oggi a Milano.
“Perché – come ha sottolineato a più riprese il capo economista di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice – la ricchezza netta delle famiglie italiane ammonta a circa 3 trilioni di euro, superiore a quella dei francesi e dei tedeschi. Gli italiani hanno 4.000 miliardi di euro investiti in attività finanziarie ma solo 51 miliardi, l’1,3% del totale direttamente in azioni quotate”.
Un gap da colmare rispetto ad altre economie, anche se negli ultimi anni la situazione ha cominciato a migliorare, nonostante le leva finanziaria (ossia l’utilizzo del canale bancario per reperire finanziamenti) rimane la più alta in assoluto rispetto alle altre nazioni.
L’incontro tra due eccellenze
Gli italiani risparmiano e lo fanno in misura maggiore di altri ma spesso lasciano il denaro nel conto corrente. Un’eccellenza che va così sprecata invece di incontrare quella che De Gregorio ha evidenziato come un’altra eccellenza dell’Italia, le Piccole e medie imprese: “Siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa”. nIn tal senso l’avvio dei Pir rappresenta un’opportunità da non farsi sfuggire. “Uno strumento – ha dichiarato Tommaso Corcos, amministratore delegato di Eurizon Capital – straordinario, capace di coniugare benefici per i risparmiatori e per il sistema Italia nel suo complesso, canalizzando in modo stabile e duraturo le risorse verso le imprese, in particolare di piccole e medie dimensioni”. Un ponte tra investitori privati e imprese che, secondo Corcos, si attende possa generare un rendimento dalla parte azionaria dei fondi intorno al 6-7% annuo sull’orizzonte minimo di investimento di cinque anni e un rendimento del 3-4% dalla parte obbligazionaria. “Con la notazione importante – ha sottolineato l’ad di Eurizon Capital – che un’uscita anticipata rispetto ai cinque anni non comporterà alcuna penalizzazione ma solo la perdita dei benefici fiscali previsti dalla normativa per questa tipologia di investimento”.
Buona accoglienza per i tre Pir targati Eurizon
“La raccolta sui tre profili di Pir lanciati dalla sgr del gruppo Intesa Sanpaolo ha raggiunto i 30 milioni di euro solo nella prima settimana (dal 27 febbraio ndr) – ha sottolineato Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo -. Ma non ci poniamo obiettivi di raccolta. Il Pir è uno strumento di risparmio gestito che si aggiunge allo scaffale dei prodotti che già rendiamo disponibili agli investitori”.
I Pir proposti da Intesa Sanpaolo denominati Eurizon Progetto Italia 20, 40 e 70, sono destinati a tre profili di investitore: conservativo, moderato e dinamico. L’esposizione al mercato azionario è rispettivamente del 20%, 40% e del 70%. La nuova gamma permette ai risparmiatori di beneficiare dell’esenzione fiscale prevista dalla normativa, per gli investimenti fino a 30.000 euro l’anno e per un massimo di 50.000 euro in cinque anni, rispettando i requisiti dell’investimento al 70% su emittenti italiani, con un focus anche sulle Pmi. Contemporaneamente massimizza la diversificazione, utilizzando al meglio i margini concessi dalla quota libera, pari al 30%, con possibile accesso anche a diverse asset class geografiche e valutarie.