Dopo un anno record, il 2023, e un primo trimestre che si conferma a gonfie vele, Intesa SanPaolo premia i 70mila bancari italiani del gruppo con un premio variabile di risultato compreso tra 1.150 euro e 2.950 euro, a seconda del loro inquadramento. Il premio, frutto dell’accordo sottoscritto da Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin con la banca, potrà essere incrementato del 30%, in base alla chiusura del bilancio 2024. In altre parole, il bonus da 1.150 euro potrà arrivare a toccare fino 1.500 euro mentre quello di 2.950 quota 3.800.
Lo comunicano i sindacati, coinvolti nella trattativa, che spiegano come che a queste cifre si debba poi aggiungere, il sistema incentivante previsto dalla banca. Per coloro che guadagnano fino a 39mila euro lordi ci sarà un’integrazione da 100 euro a 150 euro. Anche i neoassunti dopo il mese di giugno si vedranno riconoscere una quota una tantum di 400 euro.
Dalla First Cisl spiegano che l’accordo è relativo all’esercizio 2024 ed erogabile nel 2025 e prevede un aumento delle risorse destinate al Premio variabile di risultato, il cosiddetto Bonus Pool, a 130 milioni di euro, +12% rispetto allo scorso anno del 12%.
Con l’accordo – si legge sul sito della FABI – sono stati fatti passi in avanti per chi fruisce dei congedi parentali e per i neoassunti con decorrenza 1 luglio che avranno riconosciuta finalmente una quota una tantum. È stata poi ottenuta la garanzia per una maggiore trasparenza sugli obiettivi della parte incentivante e sulle modalità di calcolo degli importi finali erogati nel 2025.
“È un importante risultato sindacale quello raggiunto con l’accordo di oggi che, tra altro, consente di ottenere significativi miglioramenti economici e di trasparenza sui metodi di erogazione del premio. Prosegue, insomma, il lavoro di miglioramento delle previsioni a favore dei dipendenti di Intesa Sanpaolo, il cui contributo consente di raggiungere risultati di bilancio senza precedenti per il gruppo” ha commentato il coordinatore della Fabi nel gruppo Intesa Sanpaolo, Paolo Citterio.
Domenico Iodice, coordinatore nazionale First Cisl, aggiunge:
“In primo luogo, l’accordo potenzia gli strumenti di certezza, esigibilità e socialità del premio quale forma di retribuzione collettiva: da una parte, ne aumenta il valore-base, riconosciuto a tutte le lavoratrici e i lavoratori; dall’altra, l’accesso all’eccellenza è garantito, al raggiungimento dei risultati attesi, senza alcun limite preventivo al numero di potenziali beneficiari. Inoltre la solidarietà intergenerazionale trova spazio tra le acquisizioni sociali dell’accordo, in quanto è garantito l’accesso al sistema premiale, per l’esercizio 2024, anche a chi in corso d’anno sarà assunto dopo il 30 giugno 2024, con un riconoscimento di 400 euro, che costituisce norma di miglior favore”.
Infine, per Roberto Malano, segretario responsabile della Fisac Cgil del Gruppo IntesaSanpaolo, l’accordo, “prosegue nella redistribuzione in favore dei redditi più bassi che stiamo perseguendo da alcune stagioni, definendo un premio base garantito che parte dai 1.150 euro per la figura professionale più bassa con un aumento del 12% rispetto allo scorso anno, consolidando quindi con la contrattazione collettiva una buona parte del premio 2023 che viene erogato in questi giorni a fronte degli ottimi risultati del Gruppo. Inoltre abbiamo alzato a 39.000 euro la soglia che garantisce un ulteriore incremento di 100 euro del premio”.