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Investimenti, i Bot non rendono più. Intesa consiglia di cambiare

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ROMA (WSI) – “Ho fatto alcuni anni or sono un investimento in una Gestione chiamata “Linea Serena” che investe in Bot, CCT, CTZ. La banca (Intesa San Paolo) mi sollecita a disinvestire perchè dice che non e’ più redditizia, per via dei costi di gestione che a lungo andare saranno superiori ai rendimenti. Mi offre al suo posto un contratto assicurativo sulla vita “ISV Riserva Speciale”. Le spese sono 100 euro per la sottoscrizione e per l’uscita. Non mi fanno pagare il bollo e la somma finale è esclusa dalla ritenuta fiscale della successione. Ci sono dei vantaggi a cambiare?”

Ma. Lud.

In realtà, il contratto proposto ha commissioni più’ alte della gestione, trattandosi di un prodotto assicurativo. Mentre la “Linea Serena” ha una commissione annua dello 0,40 per cento, il CPMA, o Costo Percentuale Medio Annuo della ISV Riserva Speciale varia dall’1,24 per cento annuo del primo quinquennio all’1,21 per cento successivamente.

Quanto ai rendimenti, e’ vero che “Linea Serena” li ha ora molto bassi, essendo investita in titoli di alto rating e della durata massima di 18 mesi, con un rischio di livello 2 in una scala che va da 1 (nessun rischio) a 7 (massimo). Ai tassi attuali, lo 0,40 per cento del CPMA si mangia tutto o quasi il rendimento.

Il Trendifondo, la gestione separata a cui è agganciato il rendimento del contratto assicurativo, sta dando di più, anche se la parte riconosciuta agli assicurati è inferiore al rendimento medio dei titoli di stato (calcolato su tutte le durate, quindi con un rischio superiore).

Dalla tabella del prospetto, ecco il dettaglio negli ultimi cinque anni: nel 2009, il 2,82 per cento riconosciuto all’assicurato contro il 3,54 per cento del rendimento medio del paniere di titoli di stato; nel 2010, 2,82 per cento-3,35 per cento; nel 2011, 2,34 per cento-4,89 per cento; nel 2012, 2,36 per cento-4,64 per cento; nel 2013, 2,31 per cento-3,35 per cento. Paragonare le due soluzioni, investimento e polizza, sotto l’aspetto dei costi di gestione e dei rendimenti e’ pero’ un esercizio improprio.

Con l’ISV Riserva Speciale il cliente ha i classici vantaggi assicurativi che non ha con la gestione. Per esempio, l’1 per cento di rendimento assicurato (agli eredi designati, non in caso di riscatto da parte del contraente in vita), e l’esenzione dalla tassa di successione. Sta al lettore valutare le differenze delle prestazioni dei due prodotti, tenendo anche conto che la gestione Trendifondo sta guadagnando più dei Bot perché ha un portafoglio più rischioso.

I buoni fruttiferi postali

Ho sottoscritto un Buono fruttifero postale serie 16M indicizzato alla borsa europea con scadenza 2015. Vorrei sapere quanto incasserò nell’aprile del prossimo anno.

Lettera firmata

Il Buono indicato è indicizzato sull’andamento dell’indice Eurostoxx 50, che raggruppa le 50 maggiori società quotate in diverse borse europee. A scadenza l’importo incassabile dipenderà dall’eventuale rivalutazione dell’indice rispetto al valore di partenza fissato all’emissione, nel maggio 2010. Poiché il valore di partenza era di 2.730 ed oggi l’indice oscilla intorno a 3.100, è probabile che il rendimento finale possa essere del 15 per cento circa. Ma fino al giorno della scadenza non è possibile fornire un dato esatto, poiché il rischio di oscillazione è elevato.

Residenza e affitto temporaneo

Studio medicina e vivo a Torino da 3 anni in un appartamento in affitto a me intestato. Il proprietario mi ha sempre fatto un contratto di affitto temporaneo, annuale, preferisce rinnovarlo di anno in anno. Finora avevo mantenuto la residenza a casa dei mie genitori, fuori città, ma ora vorrei prendere qui la residenza, perché le tariffe sulle utenze dei residenti sono inferiori rispetto a quelle dei non residenti. Il proprietario però dice che non posso prendere la residenza in quanto intestatario di un contratto d’affitto temporaneo

Alessandro Farronato

La residenza è un dato di fatto, ed è presupposta quando c’è il domicilio (salvo prova contraria). Il proprietario del suo appartamento non ha il diritto di sollevare obiezioni. Quanto al suo contratto di locazione, va chiarito che è legalmente valido solo nel caso in cui sia coerente ai della legge n. 431/1998. Articolo 5, comma 2 e ai tipi contrattuali previsti dall’articolo 4-bis. Il canone massimo che è possibile richiedere è stabilito dai sindacati dei proprietari e degli inquilini locali, in appositi accordi territoriali. Dipende essenzialmente dalle zone dei comuni, dall’ampiezza dell’alloggio e dalle sue condizioni.

Penalizzata dai contributi volontari

L’azienda mi ha licenziato e dal 1° novembre 2013 sono a casa e ho versato contributi volontari all’Inps molto esosi fino a metà maggio 2014. Ora scopro da sola che siccome ho versato la volontaria per sei mesi mi viene applicata una trattenuta sulla pensione dell’11 per cento. Un vero furto! Si può fare qualcosa?

C. Mosso

Purtroppo no. La riduzione dipende dal fatto che lei ha la pensione prima dei 62 anni e quindi è soggetta al taglio studiato dalla legge Fornero. La riduzione non si applica fino all’anno 2017 a condizione però che i contributi necessari per raggiungere il minimo (per le donne quest’anno è 41 anni + 6 mesi) derivino da lavoro effettivo. E lei questo requisito non lo ha. In conclusione: il mezz’anno di volontaria è determinante per avere la pensione, ma non conta per evitare le riduzioni.

Quando l’invalidità non conta

Mia moglie è nata nel 1955 e lavora nella pubblica amministrazione con oltre 30 anni di anzianità. Quando può andare in pensione? Ha una invalidità civile del 50 per cento; l’aggravamento all’80 per cento potrebbe servire?

Lettera firmata

Con le norme attuali no. La possibilità di anticipare il pensionamento avendo un’invalidità di almeno l’80 per cento è riconosciuta ai lavoratori dipendenti del settore privato. Sua moglie potrà avere la pensione di vecchiaia Inps, sempre sulla base della legge Fornero, nel corso del 2022.

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