Investimenti

Investire in ETF è tra le opzioni più interessanti sia per le nuove che le vecchie generazioni

Tra le diverse opzioni di investimento che oggi ci sono a disposizione troviamo gli ETF, acronimo di Exchange Traded Funds, particolari fondi d’investimento (o Sicav) a gestione passiva. E i giovani sono tra la classe di investitori che predilige maggiormente tale strumenti. È quanto emerge dall’analisi di Scalable Capital, piattaforma che democratizza l’accesso agli investimenti, che confronta oggi il comportamento di nuove (under 35) e vecchie (over 55) generazioni per capire differenze e similitudini.

ETF tra le opzioni di investimento più interessanti

L’indagine rivela che nella fascia d’età 25-34 anni la percentuale di coloro che investono è del 14,9%, il doppio della media considerando le altre fasce d’età. In media, attualmente il 5,1% degli italiani investe in ETF, contro una media europea più che doppia con il 10,3%. È interessante notare che in Germania, invece, per quanto riguarda lo stesso investimento in ETF, la percentuale della stessa fascia d’età 25-34 raggiunge il 42%.

Sia gli under 35 che gli over 55, anche se in percentuali lievemente differenti fanno un ampio uso di ETF che rappresentano in entrambi i casi la parte più importante nel mix di investimento (74% per la fascia 18/34 vs 59% per gli over 55), seguono singole azioni (23% per i giovani vs 36% per i più maturi) e altri prodotti (3% per i primi e 5% per i secondi).

Anche nella scelta dei prodotti gli orientamenti sono molto simili: tra i 10 ETF più richiesti dai cluster, diversi sono comuni (5 su 10): entrambe le generazioni prediligono fondi mondiali negoziati in borsa (ETF) ampiamente diversificati come iShares Core MSCI World UCITS ETF ed ETF tematici su settori specifici quali l’intelligenza artificiale, l’automazione e la robotica come Xtrackers Artificial Intelligence & Big Data UCITS ETF 1C ed ETF dedicati ai mercati emergenti come Vanguard Funds PLC – Vanguard FTSE All-World UCITS ETF – (USD).

Se i giovani sono più orientati verso investimenti dinamici come azioni in tecnologia, criptovalute o ETF tematici che riflettono settori emergenti come l’intelligenza artificiale e l’energia rinnovabile, a fare la differenza nel portafoglio di nuove e vecchie generazioni è  invece l’investimento in materie prime: gli investitori più anziani tendono infatti ad essere più inclini a investire in materie prime come l’oro mostrandosi più conservatori nei loro approcci di investimento.

I giovani alla prova risparmio

La fascia d’età tra i 25 e i 34 anni è in testa nella classifica dei risparmi: il rapporto dei piani di accumulo tra le diverse fasce di età è del 42% per i giovani sotto i 35 anni e del solo 32% per gli over 55.La fascia di età più giovane (18-24 anni), inoltre, ha aumentato la  propria quota di risparmio di 4,5 volte negli ultimi due anni. La GenZ si distingue per attenzione alla sostenibilità: per loro gli ETF tematici più popolari sono i fondi dei settori dell’energia pulita e del cambiamento climatico, mentre ad attrarre la fascia degli over 55 sono i cosiddetti “megatrend” della tecnologia, come intelligenza artificiale e robotica.