MILANO (ADVISE ONLY) – Quello che vi proponiamo è lo screening dei titoli è stato effettuato con l’obiettivo di focalizzarci su aziende potenzialmente sottovalutate, seguendo due semplici parametri:
- il rapporto prezzo/utili, il P/E, inferiore a 15,
- il price/earnigns to growth, il PEG, inferiore ad 1.
I risultati ottenuti secondo questi criteri sono stati lusinghieri: 15 titoli su 25 hanno performato positivamente da inizio anno e, giusto per limitarci alla performance in questo lasso di tempo, un portafoglio equipesato di tali titoli ha registrato un incoraggiante +21,88%. Con tale risultato un portafoglio composto da questi titoli avrebbe battuto tutti e tre gli indici principali USA (Dow Jones +13,93%, S&P500 +15,91%, NASDAQ Composite +20,85%). Tutti i dati si riferiscono al 4 settembre.
Ancora più interessante è la performance annuale, dove il numero dei titoli con performance negative si riduce a 7 e la performance del portafoglio appare ancora migliore: +25,82%, battendo ancora tutti e tre gli indici benchmark (Dow Jones +14,06%, S&P500 +17,51%, NASDAQ Composite +18,98%).
Una semplice analisi come quella di ricercare titoli con un buon rapporto prezzo/utili, magari accoppiata ad un altro indicatore che metta in relazione questo valore con la crescita di una azienda, come fa il PEG, può essere un buon metodo per rintracciare titoli che, nel complesso, possano dare soddisfazioni maggiori degli indici di riferimento, tenendo sempre bene a mente che un portafoglio non può ridursi a soli titoli tecnologici presenti su di un solo mercato, per quanto buoni.
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