Negli ultimi tempi si parla molto di investimenti nell’economia reale e in particolare nei private market. Si tratta di investimenti in asset non quotati, con un panorama molto eterogeneo che spazia dalle piccole e medie imprese all’immobiliare passando per le infrastrutture, sia per quanto riguarda la parte azionaria che per quella obbligazionaria. Investire nell’economia reale consente di favorire lo sviluppo delle imprese, delle infrastrutture e del comparto immobiliare attraverso forme di finanziamento complementari al sistema bancario.
Ne abbiamo parlato con Silvana Chilelli, amministratore delegato di Eurizon Capital Real Asset, società di gestione specializzata negli investimenti alternativi e in economia reale.
Eurizon ha una lunga tradizione in questa asset class nella quale non opera direttamente ma attraverso i migliori asset manager sia sull’azionario che l’obbligazionario.
Secondo Chilelli gli investimenti in economia reale, oltre a rafforzare il sistema produttivo, offrono agli investitori diversificazione e ritorni attrattivi.
Ai clienti privati e investitori istituzionali Eurizon mette a disposizione molteplici soluzioni tra cui fondi di fondi, mandati e di recente anche i Pir alternativi.
Il Pir alternativo è uno strumento che permette di canalizzare il risparmio privato in un mercato generalmente riservato ai grandi investitori. Il 70% del valore complessivo del fondo deve essere investito in azioni, obbligazioni, sia quotate che non, prestiti e crediti emessi da Pmi italiane.
I Pir alternativi offrono una serie di vantaggi fiscali, come l’esenzione sulle plusvalenze realizzate per chi detiene i prodotti per almeno 5 anni. Consentono anche di aggiungere diversificazione a un portafoglio poiché sono meno correlati ai trend presenti sui mercati quotati. Tuttavia, come sottolinea Chilelli, bisogna tenere conto del fatto che si tratta di prodotti illiquidi e pertanto adatti a risparmiatori che hanno un orizzonte temporale di investimento di lungo periodo.