In seguito alla pioggia di vendite abbattutasi sulle Borse a dicembre, alla ricerca di valutazioni vantaggiose – o almeno più convenienti di quelle degli asset americani – gli investitori si stanno riversando in massa negli ETF dei mercati emergenti. Secondo Blackrock è un segnale evidente del rallentamento dell’economia statunitense.
Le politiche monetarie accomodanti delle banche centrali rendono questi asset particolarmente attraenti in merito al loro ritorno dell’investimento. I flussi in entrata negli ETF dei mercati emergenti, soprattutto quelli obbligazionari, hanno raggiunto livelli record e sembrano destinati a giocare un ruolo fondamentale della strategia difensiva degli investitori.
In un contesto di frenata della crescita dell’attività economica nei mercati industrializzati, gli investitori sono alla caccia di asset di qualità che siano al contempo possibili fonti di reddito. Il capitale sta confluendo perciò non solo nei Treasuries Usa ma anche in titoli più rischiosi che sono destinati a fruttare, come gli asset dell’area emergente.
L’intento è quello di non perdere il treno della crescita delle economie in Via di Sviluppo. Nel primo trimestre i flussi in entrata negli ETF del reddito fisso sono stati i terzi più alti di sempre, secondo i dati riportati da Bloomberg.
Si teme frenata Usa: ETF obbligazionari sempre più popolari
È la dimostrazione che il morale degli investitori sta cambiando. Dagli asset investment grade assets americani e europei, viste le incertezze sul futuro dell’economia occidentale, investitori retail e istituzionali si stanno rivolgendo ai fondi obbligazionari dei mercati emergenti, un settore “particolarmente promettente” secondo l’asset manager numero uno al mondo, BlackRock.
“Clienti stanno assumendo queste posizioni per difendere i propri portafogli dal rischio crescente di un rallentamento economico in altre regioni”, osserva in un’intervista a Business Insider Brett Pybus, managing director di iShares EMEA fixed income presso BlackRock.
“Ci sono molte incertezze macro e geopolitiche, come per esempio quelle associate ai colloqui sul commercio tra Cina e Usa. “Ma questo è già scontato dai prezzi, mentre la dispersione di ritorni da investimento è decisamente più dispersa nei mercati emergenti”.
Gli ETF obbligazionari hanno registrato un incremento della popolarità. I flussi in entrata sono stati pari a 30 miliardi di dollari nei primi tre mesi dell’anno, portando il totale di asset del settore a mille miliardi. Gli analisti prevedono una frenata dell’indice S&P 500 nel 2019 dopo la corsa di inizio anno. È uno dei principali motivi per cui, stando a Investment Week, gli ETF del comparto azionario hanno subito invece fuoriuscite di fondi.