NEW YORK (WSI) – La riconferma di Dilma Rousseff alla presidenza del Brasile viene bocciata senza mezzi termini dai mercati.
L’indice azionario benchmark (scambiato in ETF giapponesi) ha ceduto quasi -6%, con forti volumi di scambio. A San Paolo, l’indice Ibovespa ha registrato un calo del 4,6%, dopo essere arrivato a cedere quasi il 6% alle prime battute.
Male anche il real, la moneta brasiliana, in forte flessione sul dollaro: il biglietto verde ha toccato un picco a 2,56 real, una variazione del 4% rispetto a venerdì scorso, quando aveva chiuso a 2,4795.
Gli investitori internazionali continuano a vendere tutto ciò che è legato al Brasile, reagendo con sconforto alla sconfitta del candidato sfidante alla presidenza, Aecio Neves, conservatore considerato più vicino al mondo del business.
Le quotazioni del gigante petrolifero brasiliano Petroleo Brasileiro scendono del 15% a a 13,41 real. A Parigi, l’ETF che segue l’indice azionario brasiliano Ibovespa, noto come Lyxor ETF Brazil, cede -9,42%.
Il principale ETF che riproduce l’azionario brasiliano in Giappone aveva aperto con un calo superiore a -7%. Andres Abadia di Pantheon Macroeconomics ritiene, guardando al futuro, che le cose peggioreranno prima di migliorare. “Nel corso degli ultimi quattro anni, l’Ibovespa ha perso quasi un terzo, e ora è lievemente negativo da inizio anno.
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Il real brasiliano ha perso -33% da quando Rousseff ha preso le redini del potere e i mercati – a ragione, secondo noi – intravedono pochi segnali di speranza per un cambiamento. L’economia continuerà a crescere lentamente, l’inflazione rimarrà alta. Riteniamo dunque che i mercati rimarranno sotto pressione”.