ROMA (WSI) – Su sei segnalazioni che gli uffici del Vaticano hanno trasmesso alla Autorità di informazione finanziaria (Aif) in merito ad attività sospette, due, ritenuti più fondati, sono stati trasmessi al ‘promotore di giustizia’ (pm) del Vaticano per indagini. Lo ha detto René Bruelhart, direttore dell’Aif, nel corso di una conferenza stampa per la presentazione del primo rapporto annuale dell’authority finanziaria del Vaticano.
Bruelhart non ha voluto fornire molti dettagli delle sei segnalazioni di movimenti finanziari sospetti proprio per la riservatezza dovuta agli approfondimenti in corso.
Il direttore dell’authority finnziaria ha però sottolineato che il sospetto riguarda il riciclaggio di denaro sporco e non – seconda competenza dell’Aif – la prevenzione del terrorismo. I movimenti sospetti, più specificamente, sarebbero legati a “grosse transazioni di contante” di ambienti religiosi non “in linea al cento per cento” con gli standard del mondo del business.
Dei sei movimenti sospetti, due sono stati inviati al ‘pm’ vaticano perché vi erano “tracce” più significative di un sospetto di riciclaggio. “Il promotore di giustizia procederà e se arriverà a delle conclusioni sarete informati. Ora è un po’ troppo presto”, ha spiegato il direttore dell’Aif.
A domande insistenti dei cronisti, Bruelhart si è limitato a confermare che “
lo Ior è tra le entità” che hanno denunciato i movimenti sospetti all’Aif. A chi domandava se l’eventuale riciclaggio riguardasse anche rapporti tra il Vaticano e l’Italia Bruelhart, con un sorriso, ha risposto: “Siamo circondati da questo splendido paese, abbiamo un dialogo costruttivo con le sue autorità e continueremo ad averlo”.
Quanto alle richieste di informazioni ricevute dal Vaticano da “autorità esterne” (tre nel 2012, sette nel 2011), Bruelhart ha risposto, ad una specifica domanda, che non si tratta di rogatorie o altre richieste partite da eventuali procure, ma di richieste inviate da authority finanziarie dei paesi interessati.
Bruelhart non si è espresso sull’ipotesi che lo Ior (Istituto per le opere di religione) cambi statuto nel prossimo futuro, nel corso di una conferenza stampa per la presentazione del primo rapporto annuale dell’authority finanziaria del Vaticano.
In un passaggio del rapporto si legge: “Con riferimento all`attività di vigilanza, attualmente, un soggetto svolge professionalmente le attività finanziarie rilevanti – si sottolinea – ossia l’Istituto per le Opere di Religione (Ior), risultando quindi sottoposto alla normativa vigente e alla vigilanza dell’AIF ai fini della prevenzione e del contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”.
L’uso della parola “attualmente” non è, secondo Bruelhart, particolarmente significatico. “Si tratta di una questione di linguaggio”, ha risposto ad una domanda dei giornalisti. “Il rapporto riguarda il 2012, non sappiamo cosa succederà nel 2013 o nel 2014”. (TMNEWS)