ROMA (WSI) – Il senatore texano Ted Cruz vince le primarie repubblicane in Iowa, batte Donald Trump, a sua volta tallonato di un punto appena da Marco Rubio. Cruz, entusiasta, si rivolge alla platea rispolverando addirittura “Yes We Can”, copiando lo slogan che l’attuale presidente Usa Barack Obama lanciò quando, proprio nello stato dello Iowa, sconfisse Hillary Clinton.
Quando mancano pochissimi voti da scrutinare, Cruz ha il 28% delle preferenze, Trump il 24% e Rubio il 23%. Così Cruz ha commentato la vittoria delle primarie che si sono svolte nello stato dello Iowa:
“L’Iowa ha parlato. Ha mostrato che la nomination repubblicana e il prossimo presidente degli Stati Uniti non saranno decisi dai media, da Washington e dalle lobby, ma dal popolo”.
Cruz ha trascorso mesi nello stato dell’Iowa, corteggiando soprattutto gli elettori evangelici. Trionfante, ha continiato:
“Tutti avevano detto che questo momento non sarebbe arrivato. Per mesi, ci hanno detto che non avevamo alcuna possibilità. Mi hanno detto che dovevo aspettare il mio turno, che dovevo aspettare facendo la fila. Ma stanotte, qui in Iowa, la gente di questo grande stato ha inviato un messaggio molto chiaro: dopo sette anni di Barack Obama, non aspetteremo più per riprenderci il nostro paese”.
Lo sconfitto Trump non ha dato alcun segno di resa:
“Vinceremo la nomination repubblicana e riusciremo a sconfiggere facilmente Hillary o Bernie”, ha detto ai suoi sostenitori – Siamo arrivati secondi, e devo dire che sono proprio onorato”.
Nell’arena dove si battono i democratici, è testa a testa tra Hillary Clinton e Bernie Sanders. Scrutinato il 95% dei voti, Hillary si è aggiudicata il 50,1%, Sanders il 49,4%. Nel suo discorso, l’ex first lady non ha usato esplicitamente toni di vittoria:
“E’ raro avere l’opportunità di cui disponiamo ora. Avere un vero dibattuto sulle idee. Capire davvero per cosa di batte il partito democratico e quale futuro vogliamo per il nostro paese”. Hillary si è detta “eccitata” della battaglia con Sanders.
Dal canto suo Sanders, di fronte a una folla che ha cantato il suo nome “Bernie, Bernie”, ha dichiarato:
“Nove mesi fa, siamo arrivati in questo stato, senza un’organizzazione politica, senza soldi”, ha ricordato: “E oggi, mentre i risultati sono ancora sconosciuti, sembra praticamente che siamo in un testa a testa”.