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Iran sequestra navi e marinai Usa. “Violate le nostre acque”

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ROMA (WSI) – Tensione in Golfo Persico tra l’Iran e gli Stati Uniti. Due navi Usa sono state fermate dalle autorità iraniane. Lo ha detto lo stesso Pentagono, confermando di aver perso anche se per poco tempo i contatti con le due navi della Marina, e aggiungendo che le imbarcazioni, insieme ai loro equipaggi, saranno liberate al più presto.

L’Iran ha in effetti rilasciato le due navi e i dieci americani accusati di aver violato lo spazio marittimo iraniano nei pressi di una base militare della Marina della Repubblica Islamica.

Peter Cook, portavoce del dipartimento alla Difesa Usa, ha precisato che le due navi stavano navigando tra il Kuwait e il Bahrein, al momento dell’incidente. Il Pentagono ha anche aggiunto che una delle due imbarcazioni ha avuto problemi meccanici, una spiegazione che è stata accettata di buon grado dalle autorità iraniane.

La caratteristica delle navi aveva fin da subito allertato Teheran: si tratta infatti due motoscafi veloci, armati di mitragliatrici e costruiti per missioni essenzialmente sotto costa, diretti appunto verso il Bahrein, paese in cui ha sede il comando della Quinta flotta statunitense.

I marinai, in tutto dieci secondo indiscrezioni tra cui una donna, dovrebbero essere liberati nella giornata di oggi, secondo quanto trapela dalla stampa Usa.

Ma altre indiscrezioni parlano della rabbia di Teheran, che pretenderebbe le scuse di Washington.

A spiegare l’accaduto il generale Ali Fadavi, comandante della Marina della Guardia Rivoluzionaria dell’Iran, che ha affermato che le due navi Usa hanno sconfinato nelle acque territoriali iraniane a causa di “problemi meccanici”, che hanno interessato i loro sistemi di navigazione.  Sembrerebbe, secondo le ricostruzioni, che uno dei due motoscafi abbia avuto un’avaria e che il secondo sia rimasto per assisterlo. Ali Fadavi ha detto:

“La questione si sta risolvendo”. Ma i toni duri non sono mancati. Fadavi ha riferito nel corso di una intervista rilasciata alla televisione di stato che un aereo Usa ha agito in modo “provocatorio e non professionale” per 40 minuti, effettuando manovre dopo l’arresto dei marinai americani da parte dell’Iran. Il generale ha informato che gli ostaggi sono stati trasferiti all’isola Farsi, nei pressi del luogo dove è avvenuto il sequestro.

Inoltre Ramazan Sharif, portavoce delle Guardie Rivoluzionarie, nel corso di un’intervista rilascia alla stampa iraniana, ha avvertito:

“Se nel corso degli interrogatori scopriamo che (i marinai) si erano riuniti per una missione di intelligence, li tratteremo in modo differente”. E sulle rassicurazioni degli Stati Uniti, secondo cui gli ostaggi dovrebbero essere liberati presto, ha sottolineato: “Quello che gli altri dicono riguardo la pronta liberazione dei marinai è una loro speculazione, che io non confermo né nego”.

Dal canto suo il segretario di Stato americano John Kerry ha immediatamente telefonato al ministero degli Esteri dell’Iran per spiegare che il transito delle navi non è stata una violazione delle acque territoriali iraniane, ma un incidente. Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha reso noto intanto di aver ricevuto “rassicurazioni sulle condizioni dei membri dell’equipaggio”.

“Stanno bene, vengono trattati con cortesia e riprenderanno presto il loro viaggio”.

Polemiche per la gestione della liberazione dei marinai. Qualcuno ha parlato dei marinai come di “ostaggi dello Stato dell’Unione”, facendo riferimento all’ultimo discorso sullo Stato dell’Unione proferito dal presidente Usa Barack Obama e alla decisione di aspettare fino a oggi prima di liberare gli ostaggi.

Un funzionario Usa che ha optato per l’anonimato ha spiegato che la ragione dell’attesa è dovuta a ragioni di sicurezza, secondo cui sarebbe meglio che la consegna avvenisse alla luce del giorno.

Quale sia il motivo, si tratta di un incidente diplomatico non di poco conto, che alimenta le critiche di chi ritiene che la politica estera di Obama nei confronti dell’Iran sia debole in modo umiliante.

Il Pentagono ha intanto diffuso alcune foto per mostrare agli americani il tipo di imbarcazioni sequestrate dall’Iran.

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