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Irlanda potrebbe tornare sul mercato con titoli a breve gia’ a giugno

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro listini azionari in rialzo e spread in calo. In forte calo anche il tasso decennale spagnolo portatosi al 6% dal 6,4% di lunedì. In rialzo invece il tasso sul decennale tedesco all’1,38% dall’1,3% del giorno prima.

L’attesa per il discorso di Bernanke, la positiva asta spagnola ed il taglio dei tassi cinese hanno condizionato i mercati.

In serata l’agenzia Fitch ha ridotto il rating sul debito spagnolo di tre livelli portandolo a BBB da A, ovvero due livelli sopra all’area Junk, con outlook negativo. La decisione è da imputare, secondo l’agenzia, alle difficoltà del suo sistema bancario ed ai costi derivanti dalla sua ristrutturazione, stimati in 50-60 Mld€ di capitali e nel caso estremo fino a 100 Mld€. A tal proposito sarà importante verificare il contenuto del rapporto del Fmi previsto per lunedì.

Secondo quanto riportato da Reuters questa mattina, due fonti Ue avrebbero dichiarato di attendersi una richiesta formale di aiuti dalla Spagna a favore del suo sistema bancario, aggiungendo che domani si terrà una conference call a livello di Eurogruppo sul tema.

Ieri l’asta spagnola ha visto collocare un ammontare leggermente superiore a quello offerto con una domanda di gran lunga superiore.

La cancelliera Merkel dopo l’incontro con Cameron ha dichiarato: “E’ importante sottolineare che abbiamo creato gli strumenti per supportare la zona Euro e la Germania è pronta ad utilizzarli se necessario”, facendo implicitamente riferimento all’EFSF ed all’ESM.

In un’intervista televisiva la stessa Merkel ha aggiunto di non credere che vi sarà un singolo meeting risolutivo e che, certamente a giugno verrà presentato un working plan per sottolineare che “abbiamo bisogno di più Europa”. Infine la stessa Merkel ha dichiarato ” chiunque sia in un’unione monetaria dovrà muoversi maggiormente insieme. Dobbiamo rendere possibile a tutti partecipare. Ma non possiamo stare fermi perché qualcuno non vuole rimanere con noi”.

Cameron dal canto suo ha sottolineato la necessità di un’azione urgente contro le attuali turbolenze. La riunione della Banca centrale d’Inghilterra si è conclusa senza un cambiamento né del tasso di riferimento né dell’ammontare di bond da acquistare.

Il Tesoro irlandese ha affermato che il paese potrebbe tornare sul mercato con titoli a breve termine a giugno o luglio.

Sul fronte macro segnaliamo il forte calo delle esportazioni tedesche di aprile.

Negli Usa listini azionari invariati, dopo il discorso di Bernanke.

Il presidente Fed ha dichiarato: “…la Fed rimane pronta ad agire se necessario per proteggere il sistema finanziario ed economico Usa nel caso in cui le tensioni finanziarie aumentino”.

Secondo Bernanke l’evoluzione della crisi in area Euro rimane il principale fattore di rischio, più ancora del rallentamento dell’economia cinese. Sul fronte macro, nel prossimo meeting del 20 giugno, il principale punto di discussione sarà se l’economia Usa sta registrando un recupero sufficiente per il rientro dell’elevato tasso di disoccupazione. Bernanke ha concluso dichiarando che in ogni caso nessuna opzione è attualmente fuori discussione.

La reazione negativa degli operatori alla parole di Bernanke, potrebbe essere collegata al fatto che negli ultimi giorni molte banche Usa avevano segnalato come quasi certa la possibilità di un intervento Fed. Di conseguenza le citate condizioni poste da Bernanke hanno in parte scalfito un’aspettativa che sembrava quasi certa comportando un effetto disillusione.

La Fed ha infine presentato proposte sul tema dei requisiti di capitale in ottica Basilea III che ricomprende nel novero l’intero sistema bancario Usa composto da circa 7300 banche, includendo pertanto anche le istituzioni di piccole dimensioni.

Valute: seduta a due velocità per l’euro. Nella prima parte della giornata si è visto il cross euro/dollaro salire fin sopra quota 1,26, complice la mossa a sorpresa della Cina. Nella seconda parte della giornata invece, dopo l’audizione di Bernanke, la moneta unica si è deprezzata tornando sotto la resistenza di 1,26 e questa mattina scambia addirittura sotto 1,25. Resistenza a 1,255 e supporto a 1,245.

Yen in apprezzamento nei confronti di euro e dollaro sulla scia del calo delle borse asiatiche. Verso euro il cross trova la resistenza oggi a 100,60, mentre i supporti a 98,70 ed area 98. Verso dollaro supporto in area 79.

Lo yuan resta in prossimità dei massimi del 2012 vs dollaro dopo la mossa a sorpresa della banca centrale cinese che ha tagliato i tassi sui depositi e prestiti di 25pb, primo taglio dal 2008.

Materie Prime: tornano a calare le commodity nonostante la mossa a sorpresa della Cina sui tassi, penalizzate probabilmente dall’effetto sortito dalle parole di Bernanke e dai timori per il rallentamento economico cinese. Sono attesi una serie di importanti dati macro in Cina nel week end che potrebbero impattare sulla riapertura dei mercati lunedì prossimo. Tra i più penalizzati i metalli preziosi con argento (-3,3%) ed oro (-2,8%) in calo.

Stamani l’oro si attesta poco sopra i 1560$/oncia. In calo anche il petrolio con il Brent (-0,7%) sceso sotto i 98$/b. Forte calo per il gas naturale (-6,1%). In rialzo le principali materie prime agricole guidate dal cotone (+5,7%).

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