SIENA (WSI) Tassi & Congiuntura: tassi sui titoli di stato italiani in rialzo nella giornata di ieri. Il tesoro ha collocato un ammontare inferiore al massimo offerto di titoli a medio lungo termine, con tassi in rialzo e con una domanda di poco superiore all’offerta. L’esito deludente ha contribuito a restringere ulteriormente lo spread con la Spagna sceso fino a 4 pb, per poi risalire leggermente in chiusura di giornata. In mattinata si sta assistendo ad un recupero dei titoli di stato italiano in scia alla partenza positiva dei listini azionari europei. Forte la domanda per il nuovo titolo a dieci anni irlandese (circa 13 Mld€), collocato per 5Mld€ al tasso del 4,15%, con sottoscrizioni dall’estero pari all’82% del totale.
Il ministro delle finanze tedesco Schaeuble ha dichiarato che le perdite registrate dalle banche cipriote rappresentano un problema e che la missione della Troika è in atto. Il ministro tedesco ha, inoltre, presentato ieri la proposta di budget per il 2014 con una settimana di anticipo rispetto al previsto. A discapito delle crescenti richieste da parte dei partner europei per misure di stimolo all’economia, il governo tedesco ha deciso di pianificare per il prossimo anno tagli alla spesa per oltre 5 Mld€ in modo tale da poter raggiungere il pareggio di bilancio nel 2015, ossia un anno in anticipo rispetto a quanto prima ipotizzato. La decisione di anticipare il piano sembrerebbe una mossa prettamente politica e simbolica in vista della riunione del consiglio europeo in programma oggi.
La giornata odierna prevede sul fronte aste un’emissione straordinaria da parte della Spagna di titoli a lungo-termine 2029, 2040 e 2041. Negli Usa tassi governativi sostanzialmente invariati malgrado il buon esito dell’asta sul comparto decennale che ha riscontrato una domanda piuttosto elevata anche da parte delle banche centrali estere (ai massimi da dicembre 2011). Oggi è attesa l’asta da 13Mld$ sul comparto trentennale. Nel frattempo continua ad allargarsi il differenziale positivo tra il tasso decennale Usa e quello tedesco, superando la soglia dei 50pb, il livello massimo dal 2010. Alcuni analisti interpretano tale andamento come la percezione crescente di una possibile rimodulazione del piano di acquisto di asset della Fed, altri come un segnale di maggiore attenzione sul tema dei conti pubblici. Bill Gross, gestore Pimco del principale fondo obbligazionario al mondo, ha dichiarato l’intenzione di non acquistare Treasury con scadenze superiori a 10 anni. Sul fronte politico, l’ennesimo incontro tra Obama ed i leader repubblicani non ha prodotto ieri alcun risultato sul tema del piano pluriennale di rientro del deficit.
Valute: ieri l’euro si è deprezzato verso dollaro dopo i dati sulle vendite al dettaglio Usa risultati migliori delle attese a febbraio. In prossimità dell’apertura dei listini americani si è assistito ad un ulteriore movimento del cambio che è calato al di sotto del supporto 1,2950 sui minimi dal 9 dicembre. Questa mattina il cambio si colloca sotto soglia 1,30 in prossimità dell’apertura dei mercati europei. Livello di supporto per oggi a 1,2875. Poco mosso lo yen giapponese con il cambio verso euro che ha formato un supporto a 124; resistenza a 126. Hamada, consigliere del primo ministro Abe, ha dichiarato che il declino dello yen è stato troppo rapido e potrebbe portare ad una guerra valutaria; ha inoltre aggiunto: “non riesco ad immaginare un cross verso dollaro fino a 100, 105 o 110 qualunque misura drastica la BoJ possa adottare”. Intanto la Camera ha approvato la nomina di Kuroda al ruolo di governatore della BoJ e Iwata/Nakaso come vice governatori. Questa notte è prevista la votazione al senato.
Ieri la sterlina si è apprezzata verso quasi tutte le valute sulla possibilità che il governo possa ritardare le misure fiscali di austerità nella finanziaria della prossima settimana. Verso euro resistenza a 0,88, supporto a 0,86. Dollaro australiano in apprezzamento verso le principali valute dopo i favorevoli dati sul mercato del lavoro di febbraio che hanno mostrato il più alto incremento di occupati su base mensile da circa 13 anni. Quarta giornata consecutiva di deprezzamento del real verso dollaro. Stavolta i timori sono legati a voci di mercato di un possibile taglio del rating del Brasile. Yuan cinese in prossimità dei massimi da 19 anni verso dollaro. Xi Jinping è stato nominato nuovo presidente cinese dal congresso del partito in sostituzione di Hu Jintao.
Commodity: ieri si è assistito ad un calo per la maggior parte delle materie prime ad eccezione di alcune commodity agricole come il cotone (+1,5%) ed il grano (+1%). In rialzo anche il gas naturale Usa (+1%). Tra gli energetici prosegue la discesa del Brent (-1%), sotto i 109$/b penalizzato dal secondo taglio mensile consecutivo delle stime sulla domanda globale per il 2013 da parte dell’IEA e dall’apprezzamento del dollaro. Quest’ultimo ha impattato negativamente anche sui metalli preziosi, sebbene i ribassi siano stati piuttosto limitati. Negativi anche la maggior parte dei metalli industriali non ferrosi al Lme su timori di ulteriori misure restrittive in Cina nel mercato immobiliare.
Azionario: andamento ieri in Europa caratterizzato ancora dal tono negativo, in una seduta che ha visto ancora volumi relativamente contenuti. Prevalgono le prese di profitto che hanno interessato principalmente i listini periferici, con il Ftsemib che si è contraddistinto con un ribasso di oltre l’1,5%. Sull’indice italiano pesa il forte calo di Enel (-6%) dopo i deludenti conti trimestrali e l’andamento negativo dell’intero settore bancario, con Ubi (-6,4%) a guidare i cali. Lieve rialzo, invece, per il Dax nonostante il crollo di Commerzbank (-10%), prossima all’annuncio di un aumento di capitale di 2,5 Mld$. In mattina la seduta si apre con un lieve rialzo sulla scia della chiusura positiva di Wall Street.
Negli Usa, infatti, i listini sono riusciti a chiudere in lieve rialzo in una giornata caratterizzata ancora da volumi bassi e movimenti intra-day molto contenuti. I positivi dati sulle vendite al dettaglio hanno continuato a sostenere il clima positivo delle ultime sedute con l’indice Dow Jones che ha registrato il settimo record storico consecutivo a poco sopra i 14.400 punti. Il settore industriale è stato il migliore all’interno del S&P 500 mentre scendono telecomunicazioni e risorse di base, quest’ultime penalizzate dal calo generalizzato delle principali materie prime. Sul fronte emergente, l’indice MSCI EM chiude in negativo per la terza giornata consecutiva penalizzato dal forte calo del listino brasiliano (-1,6%). Negativo anche l’andamento dei listini dell’Est Europa. In Asia stamattina seduta prevalentemente positiva con i listini giapponesi e indiani a trainare i rialzi. In calo di oltre l’1% invece la borsa australiana penalizzata dal sorprendente dato sul mercato del lavoro.
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA – La società ha registrato una perdita netta di 153 Mln€ nel quarto trimestre, superiore alle attese di mercato. La perdita totale nel 2012 è di 11 Mln€ e nessun dividendo verrà pagato.
GENERALI – La società ha chiuso il 2012 con un utile netto di 90 Mln€ dopo svalutazioni nette per 1,7 Mld€ , è stato proposto un dividendo pari a 0,20€ per azione. Il 2012, secondo un sondaggio Reuters, era atteso come un anno di pulizia di bilancio, con le svalutazioni sul portafoglio equity concentrate nel quarto trimestre.
IMPREGILO – La Consob ha approvato il prospetto informativo, che sarà reso pubblico tra venerdì e sabato, per l’Opa Salini su Impregilo da 4€ per azione. L’offerta è in programma da lunedì prossimo a venerdì 12 aprile, chi aderisce non riceverà il dividendo di circa 1,5€ per azione, secondo quanto riportato dall’Ansa.
RCS – Il gruppo ha nominato Laura Donnini direttore generale di Rcs Libri, di cui presumibilmente diverrà anche A.D. al posto di Alessandro Bompieri, che così si concentrerà sulla Divisione Quotidiani, di cui è direttore generale. La società ha inoltre messo in vendita la quota di maggioranza che possiede in Dada.
SNAM – La società investirà 6,9 Mld€ fino al 2016 per ampliare e potenziare la rete dei gasdotti italiani ed esteri, in un periodo di forte contrazione dei consumi che si protrarrà ancora almeno per i prossimi tre anni.
TELECOM ITALIA – La società ha emesso un bond ibrido da 750 Mln€ destinato ad investitori istituzionali. Il titolo, che ha durata di 60 anni e scadenza finale nel 2073, prevede una prima opzione di riacquisto per l’emittente nel 2018. Il rendimento effettivo alla prima data di rimborso anticipato è pari al 7,875%. I titoli saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo. L’AD Marco Patuano ha affermato di vedere la possibilità di condizioni migliori nelle prossime emissioni di bond ibridi. L’AD ha inolre smentito contrasti in Cda sulla strategia del gruppo ed ha detto che le trattative per lo scorporo della rete fissa sono tuttora in corso.
TOD’S – Il gruppo ha chiuso il 2012 con un utile in crescita. Il Cda proporrà all’assemblea un dividendo di 2,70€ per azione (+8%).
UBI – La banca è tornata all’utile nel 2012 e ha confermato il dividendo di 0,05€ per azione, ma in borsa ha scontato il debole dato e le prospettive sul margine di interesse, effetto del basso livello dei tassi di mercato. Ubi ha ceduto le azioni di Intesa Sanpaolo nel corso del 2012 a un prezzo medio di 1,33€ per azione.