Economia

Isis infligge colpo definitivo all’Eurozona

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NEW YORK (WSI) – Già sotto pressione per via della crisi greca, l’Europa potrebbe subire il colpo definitivo in seguito agli attentati di Parigi. Secondo quanto scrive Cullen Roche, fondatore di Orcam Financial Group, in un articolo pubblicato sul sito americano Pragmatic Capitalism, sono in particolare due elementi che potrebbero rendere le cose ancora più difficili per l’economia del Vecchio Continente:

Roche punta il dito soprattutto sui deficit di bilancio che, a fronte di un aumento delle spese militari, potrebbero mettere sotto pressione, più di quanto già non lo sia, il debito pubblico. Non solo. Altro elemento che viene messo in evidenza è quello della crisi dei rifugiati, che sta aumentando le tensioni e sfidando gli ideali fondamentali del progetto Euro.

“In risposta agli attacchi di Parigi abbiamo visto la Francia affermare che probabilmente sarà costretta a violare ulteriormente i vincoli di deficit di bilancio come rampa per gli sforzi militari” scrive Roche, aggiungendo che “una situazione già difficile in Europa sta diventando molto più impegnativa. Sono stato moderatamente ottimista nel corso degli ultimi anni, ma devo ammettere che questo potrebbe essere troppo da sopportare per la zona euro. Il 2016  – dunque – rischia di essere un anno caratterizzato da un contesto sempre più difficile in tutta Europa”.

Intanto, secondo un articolo pubblicato oggi sul sito della Cnn che cita Gordon Adams, esperto di budget per la sicurezza nazionale, gli Stati Uniti spenderebbero ogni anno per la lotta a terrorismo 100 miliardi di dollari. Una cifra che non ha paragoni a livello internazionale. E che sarebbe addirittura superiore a quanto spendono insieme per le spese miliari, Cina, Russia, Arabia Saudita, Francia, Gran Bretagna, India e Germania, ovvero i sette paesi che hanno il budget più alto dopo gli Usa.