NEW YORK (WSI) – E’ una donna di 26 anni, non identificata, il terzo ostaggio americano in mano all’Isis per la quale e’ stato chiesto un riscatto di 6,6 milioni di dollari e il rilascio di un detenuto pachistano negli Usa. Lo riferiscono i media americani.
La donna, di cui la famiglia ha chiesto di non diffondere il nome, é il terzo ostaggio di cui si viene a conoscenza su almeno 4 cittadini americani tenuti prigionieri dallo Stato islamico. Il giornalista James Foley é stato decapitato e Steven Sotloff, di Miami, é ancora nelle mani dell’Isis.
I jihadisti hanno chiesto alle autorità americane di scarcerare Aafia Siddiqui, una neuroscienziata pachistana condannata nel 2010 per aver tentato di uccidere due funzionari americani due anni prima. Siddiqui, che pare abbia sposato il nipote della mente di al Qaida, Khalid Sheikh Mohammed, nel 2003, é stata poi condannata a 86 anni di reclusione ed é attualmente rinchiusa in un carcere nel Texas. I parenti hanno subito preso le distanze dell’Isis sostenendo di essere “molto turbati” dal fatto di essere collegati ai jihadisti. Il portavoce del Dipartimento Usa non ha voluto rilasciare commenti.
L’America non dimentica, abbiamo pazienza e giustizia sara’ fatta. Lo ha detto il presidente degli Usa, Barack Obama, davanti a una platea di reduci a Charlotte, nella Carolina del Nord, nel ricordare la brutale uccisione del giornalista americano James Foley, decapitato dall’Isis.
Le “forze americane non torneranno a combattere in Iraq”, ha aggiunto. “Tocca agli iracheni risolvere le loro differenze”. E ancora: estirpare un cancro come l’Isis non sarà veloce e non sarà facile, ha detto il presidente.