NEW YORK (WSI) – Sigurjon Arnason, 48 anni, ex numero uno di Landsbanki, la seconda più grande banca islandese prima del crollo del settore finanziario nel 2008, è stata condannato oggi dal tribunale di Reykyavik a un anno di reclusione per il ruolo avuto nella crisi.
L’accusa è quella di aver manipolato il prezzo delle azioni della banca. Insieme a lui sono stati condannati a 9 mesi di reclusione due ex dirigenti dell’istituto di credito.
L’Islanda ha perseguito pesantemente i crimini finanziari commessi durante la crisi del 2008-2011. Una crisi che finì per coinvolgere tutte e tre le più grandi banche del paese a seguito della difficoltà nel rifinanziamento del loro debito a breve termine. In relazione alle dimensioni dell’economia, il crollo delle banche islandesi è stato il più pesante nella storia economica.
Le condanne più pesanti sono state inflitte a tre ex dirigenti dell’allora più grande banca islandese, Kaupthing, condannati tra i tre e cinque anni e mezzo di carcere nel dicembre 2013.
(MT)